Lotta all’evasione fiscale e ai reati tributari: operazione della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, che ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per oltre 350mila euro. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, riguarda la società Back Office srl, con sede a Pomezia, e i suoi rappresentanti legali, indagati per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione.
Castellammare, imposte evase: nei guai i titolari della “Back Office”
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, la società, operante nel settore alberghiero, avrebbe messo in atto una serie di artifizi per evadere le imposte. Gli approfondimenti sono partiti a seguito di un’altra attività d’indagine riguardante la società agricola Grondal, destinataria ad ottobre scorso di un provvedimento di sequestro di circa 2 milioni e mezzo di euro. Tra le accuse mosse alla società nell’attività odierna vi è quella di aver indicato nella dichiarazione del 2019 elementi passivi fittizi per un valore di 400mila euro, con conseguente evasione dell’Iva per un importo di 88mila euro.
Sequestro da oltre 350mila euro, il blitz delle Fiamme Gialle
Inoltre, la società avrebbe riportato nelle dichiarazioni dei redditi degli anni successivi elementi passivi fittizi per un totale di 80mila euro annui, con un’evasione dell’Ires pari a 57.600 euro per ciascun anno. Da non trascurare è anche l’utilizzo di compensazioni di crediti d’imposta inesistenti, derivanti da attività di ricerca e sviluppo mai realmente sostenute, per un importo complessivo di 205mila euro.
Di fronte a tali accertamenti, è stata emessa una misura cautelare che prevede il sequestro di immobili, quote societarie, veicoli e conti correnti per un valore complessivo di 210.138 euro. Ulteriori disponibilità finanziarie riconducibili alla società e agli indagati sono attualmente in fase di quantificazione.