Home In Evidenza Acerbi assolto, ma il Napoli non ci sta: “Mai più iniziative di facciata su razzismo”

Acerbi assolto, ma il Napoli non ci sta: “Mai più iniziative di facciata su razzismo”

Acerbi assolto, ma il Napoli non ci sta: “Mai più iniziative di facciata su razzismo”

“Il Napoli non aderirà più ad iniziative delle istituzioni calcistiche contro il razzismo”. E’ la conclusione a cui giunge il Calcio Napoli dopo la sentenza di assoluzione di Francesco Acerbi per il caso delle offese razziste a Juan Jesus nel corso dell’incontro Inter Napoli del 7 marzo scorso. Il club partenopeo si dice “basito” per quanto accaduto e nelle righe del comunicato si percepisce chiaramente la delusone per quella che gli azzurri stigmatizzano come un’ingiustizia bella e buona.

La ricostruzione del giudice sportivo

Il giudice sportivo di Serie A ha deciso di non applicare sanzioni nei confronti del difensore dell’Inter Francesco Acerbi perché “non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata” al difensore del Napoli Juan Jesus.

Nelle sue motivazioni il giudice Gerardo Mastrandrea (che stando a come funziona la giutizia in Italia farà sicuramente ulteriormente carriera) spiega che “la sequenza dei fatti in campo, ricostruita in base ai documenti ufficiali, con l’ausilio del Direttore di gara e comunque visibile in video è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore della Società Sportiva Calcio Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale”.

Il Giudice Sportivo ha deciso per questa sentenza, praticamente per assenza di prove

Secondo il giudice sportivo “l’irrogazione di sanzioni così gravose” previste nei casi di razzismo deve essere “assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza”. Quindi pur ammettendo che il caso sia “teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso“, il giudice conclude che “non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata”.

“Il colpevole è Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente”, il commento amaro del Napoli

Io sto con Juan Jesus. Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la “giustizia” sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente”. Afferma, con tanta amara ironia, il Calcio Napoli nella nota diffusa subito dopo la sentenza di assoluzione.

“Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti“.

Lanciato l’hashtag #iostoconjj

“Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte…dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, ”essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. #iostoconjj

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