“Presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi online di intermediazione e prenotazione di strutture alberghiere, in violazione dell’art. 102 del TFUE”, è quanto annuncia l’Antistrust italiano (AGCM) con il suo procedimento istruttorio in merito al famoso portale web Booking (www.booking.com) specializzato nel settore dei viaggi e leader nei servizi di intermediazione e prenotazione online di strutture ricettive.
Nata inizialmente come una semplice e piccola start-up, oggi vanta di essere una delle aziende di e-commerce più grandi del mondo attiva nel settore dei soggiorni turistici, la società nel 2023 ha realizzato un fatturato di oltre 21 miliardi di dollari (da notare che il gruppo Booking fa capo alla società Booking Holdings Inc., con sede nello Stato del Delaware e quotata al NASDAQ di New York, comprende oltre a Booking.com anche i marchi Priceline, Agoda, Rentalcars.com, KAYAK e OpenTable).
Il procedimento istruttorio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è diretto nei confronti di Booking.com (Italia) S.r.l., Booking.com B.V. e Booking.com International B.V., il 21 marzo i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Booking.com (Italia) S.r.l., con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
La strategia adottata da Booking – spiega l’AGCM – “sembra idonea ad ostacolare lo svolgimento di una concorrenza effettiva nel mercato, quantomeno nazionale, dei servizi online di intermediazione e prenotazione alberghiera, a danno di altre OTA (Online Travel Agency, ndr.) con effetti negativi sulle strutture ricettive e, in ultima analisi, sui consumatori in termini di maggiori prezzi e minore scelta nei servizi di intermediazione e prenotazione online”.
Antitrust (AGCM), procedimento istruttorio nei confronti di Booking.com
“In particolare, Booking – specifica l’Autorità – conferirebbe alle strutture alberghiere che fanno parte del Programma Partner Preferiti (e della sua estensione Preferiti Plus) vantaggi in termini di visibilità della propria offerta nei risultati di ricerca, a fronte di commissioni più elevate e dell’impegno a offrire su booking.com prezzi ‘competitivi’, ovvero non più elevati di quelli che le strutture applicano sul proprio sito o sulle piattaforme di altre agenzie di viaggio online (c.d. OTA)”.
“Al contempo, quando riscontra, all’esito di un monitoraggio capillare e sofisticato, che una struttura offre prezzi migliori su altri siti online, Booking si riserva la possibilità di applicare, senza il consenso delle strutture, uno sconto (il c.d. Booking Sponsored Benefit) per allineare l’offerta di booking.com alla migliore tra quelle disponibili online”, aggiunge ancora l’AGCM.
Ve detto che le segnalazioni sono arrivate direttamente da parte di due grandi associazioni di strutture ricettive, cioè Federalberghi (Federazione delle Associazioni Italiane Alberghi e Turismo) e AICA Associazione Italiana Confindustria Alberghi), nonché da altre agenzie di viaggio online (OTA) specializzate nei servizi di accomodation, queste sono BravoNext S.A (Lastminute) ed Expedia Group Inc. (Expedia e Hotels.com). (Il testo del Provvedimento).