Il Movimento Neoborbonico ha inviato al Ministro per lo Sport Abodi (che più volte ha dimostrato di essere sensibile a temi sul razzismo e all’educazione dei giovani) una richiesta di intervento urgente per favorire magari le dimissioni di Gravina e tutelare lo sport italiano da ipotesi, congetture o sospetti dannosi.
“C’è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto; Acerbi è un bravo ragazzo e sul piano umano non mi esimerò dall’abbracciarlo quando lo vedrò” (Gabriele Gravina, presidente FIGC).
– Premesso che Acerbi è stato “assolto” per una sorta di “insufficienza di prove” e che quindi probabilmente ha davvero rivolto a Jesus frasi razziste (“essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa, ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso”, come da dispositivo della Procura Sportiva);
– premesso che con sentenza, del resto, si riconosce che è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa;
– premesso che per la giustizia sportiva (cosa diversa dai codici penali) il solo sospetto (e qui c’era molto più di un sospetto) doveva portare ad una punizione anche severa;
– premesso che sia nel caso (improbabile) della frase “ti faccio nero” (comunque una minaccia) che nel caso molto più probabile e gravissimo della frase razzista “sei solo un negro” si trattava di interventi che avrebbero richiesto sanzioni severe;
– premesso che se Gravina dichiara di credere ad Acerbi e di essere pronto ad abbracciarlo senza dire nulla della vittima (Juan Jesus) sul piano logico può far pensare di accusare in pratica la vittima di essere o sciocca o bugiarda;
– premesso che quelle dichiarazioni corrono il rischio di far pensare che Gravina abbracci Acerbi per aver usato quelle espressioni;
– premesso che le dichiarazioni di Gravina potrebbero causare conseguenze con l’idea di una impunità grave sia da parte dei calciatori che da parte dei tifosi e sia quando si potranno insultare ragazzi di colore che (come capita già da tanto tempo) i Napoletani.
