Il 4 aprile del 1991 moriva a Napoli il poliziotto Salvatore D’Addario

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (Cnddu) presieduto dal professor Romano Pesavento, ha inteso ricordarne la storia attraverso l’elaborato di uno studente

Il 4 aprile del 1991 moriva a Napoli il giovane poliziotto Salvatore D’Addario, il ricordo di docenti e studenti:

Il 4 aprile del 1991 moriva a Napoli a causa delle ferite riportate nello scontro a fuoco tra clan rivali della camorra, verificatosi qualche giorno prima nei Quartieri Spagnoli, il giovane poliziotto Salvatore D’Addario. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (Cnddu) presieduto dal professor Romano Pesavento, ha inteso ricordarne la storia attraverso l’elaborato dello studente Alessandro De Rose della classe III sez. C del Liceo Scientifico Filolao di Crotone.

Il 4 aprile del 1991 moriva a Napoli il giovane poliziotto Salvatore D’Addario

“Salvatore D’Addario, Assistente di Polizia, muore prematuramente a soli 22 anni. Muore il 4 aprile del 1991 nell’ospedale ‘Loreto Mare‘ di Napoli, dopo il ricovero del 30 Marzo di quell’anno a causa delle ferite riportate: quel giorno non era in servizio, stava trascorrendo la giornata in compagnia con la sua famiglia. La tranquillità scompare quando Salvatore sente degli spari, interviene; è in abiti borghesi, ma è un poliziotto. Si imbatte in un furgone con a bordo dei camorristi individuati, precedentemente, in quelle zone mentre cercavano di uccidere un loro rivale.

Nel tentativo di sventare il terribile atto, il giovane poliziotto non sa che pagherà con la vita. La sua famiglia è messa al riparo, loro non c’entrano nulla. Durante lo scontro armato, D’Addario viene ferito da diversi colpi al braccio e alla gamba e successivamente gli assassini, fuggendo, lo schiacciano contro un palo della luce. Inutile l’intervento dei medici venuti in soccorso. Ancora una volta la mafia si dimostra come una malattia della società moderna capace di distruggere e cancellare futuri brillanti.

Il ricordo di docenti e studenti: “Eroe e vittima allo stesso tempo”

In questo caso ha tolto la vita al giovane Salvatore che aveva una lunga carriera da poliziotto davanti a sé. Salvatore, addestrato al rispetto della legge, per garantire la tutela degli altri, muore senza pietà. Eroe e vittima allo stesso tempo: il senso del dovere per lui è stato più forte della paura di affrontare la criminalità. Doveroso il riconoscimento di ‘vittima del dovere'”. Oggi ricordiamo il coraggio di Salvatore e di tutti gli uomini dello Stato che rappresentano e onorano la propria divisa, rimanendo al servizio dei cittadini anche quando non sono in servizio: veramente un fulgido esempio di altruismo e responsabilità civica per le future generazioni.

Il 10 maggio 1991 è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile. Il Cnddu invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al Cnddu che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com).

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