Ancora violenza inaudita ed indicibile nelle città europee, questa volta vicino Parigi, in Francia, dove un ragazzino quindicenne è stato picchiato a sangue fuori alla sua scuola da un gruppo di individui a volto coperto, pestato talmente forte che è morto dopo un giorno di dolore e di sofferenza in ospedale. L’aggressione è avvenuta precisamente a Viry-Châtillon, città di poco più di 30mila abitanti, nel dipartimento della regione dell’Île-de-France.
Lo studente era appena uscito dal corso di musica che stava seguendo, ma dopo aver subìto questo atto estremo è stato lasciato poi gravemente ferito in un vicolo nei pressi dell’edificio scolastico, successivamente un passante lo ha visto ed ha chiamato immediatamente i soccorsi. I fatti sono avvenuti intorno alle 16:30, nel quartiere di Coteaux. Shamseddine è stato quindi trasferito d’emergenza all’ospedale Necker, operato nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 aprile.
In Francia un quindicenne è stato picchiato fuori alla sua scuola ed è morto dopo l’aggressione. Violenza indicibile!
La Procura di Évry (che è il capoluogo del dipartimento dell’Essonne) ha precisato che è stata aperta un’indagine giudiziaria per “omicidio e violenza in un incontro nei pressi di una scuola”. Le indagini sono state affidate al Servizio interdipartimentale di polizia giudiziaria dell’Essonne. La vittima è sconosciuta alla Polizia. Il pubblico ministero Grégoire Dulin aveva affermato: “Le indagini continuano per accertare le circostanze di questi atti criminali e consentire l’arresto dei responsabili”. Nel suo comunicato stampa il pm ha aggiunto che si sarebbe anche svolta un’autopsia per determinare la natura dei colpi subiti dall’adolescente e la causa esatta della sua morte.
Nel frattempo è giorno di lutto per la Scuola Les Sablons, dove gli adolescenti che la frequentano escono dai cancelli dell’Istituto in lacrime per quanto accaduto al loro coetaneo Shamseddine. Qui è stata istituita anche un’unità psicologica (composta da psicologi, un medico ed un’infermiera) al fine di supportare sia gli studenti che gli insegnanti, dispiegate anche le pattuglie delle Forze dell’ordine per prevenire altri atti di violenza.
Uno degli amici di Shamseddine ha detto alla BFM TV che era “davvero amico di tutti” e che non aveva fatto del male a nessuno. Altri due adolescenti molto commossi hanno detto: “Shamseddine era una persona socievole, aveva tanti amici, nessuna preoccupazione. Lo conosciamo da quando eravamo piccoli”.
Le indagini vanno avanti
La Procura di Évry ha annunciato che, nell’ambito dell’indagine condotta in seguito all’assassinio dell’adolescente di 15 anni, un minore di 17 anni è stato arrestato e posto in custodia dalla Polizia proprio venerdì 5 aprile.
Il prefetto dell’Essonne, Frédérique Camilleri, ha spiegato al quotidiano francese Le Figaro che non era stato individuato “nessun allarme, nessun segnale di pericolo”, inoltre che il motivo dell’attacco “resta poco chiaro”. Ha specificato che in passato si erano già verificate delle risse, ma che non si registrava alcun aumento della violenza, soprattutto tra bande di giovani.
Il sindaco di Viry-Châtillon Jean-Marie Vilain ha detto che telecamere di sorveglianza stanno passando al setaccio degli investigatori e che le immagini “sono state requisite dalla polizia”.
La commozione del Sindaco di Viry-Châtillon
Profondamente commosso Jean-Marie Vilain, che afferma, tra le altre cose: “Dovremo reimparare a punire per davvero, ad essere forti e fermi”, esprimendosi sulle sanzioni che dovrebbero essere inflitte agli aggressori di Shamseddine. “È una tragedia assoluta”, dice il sindaco di Viry-Châtillon, che non riesce infatti neppure a parlare ai microfoni del quotidiano Le Parisien, mentre ha invitato a sostenere la madre e la famiglia dello studente.
