Lettere, demolito fabbricato abusivo in via Tuoro

Si è data esecuzione ad una condanna relativa ad un abuso edilizio risalente all'anno 2010

Lettere, demolito fabbricato abusivo in via Tuoro: la condanna risaliva al 2010. Violava le normative urbanistiche e ambientali in vigore

Nell’ambito della continua battaglia contro l’abusivismo edilizio, la Procura della Repubblica ha compiuto un importante passo avanti con l’esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, sezione distaccata di Gragnano. La struttura demolita, ubicata nel comune di Lettere alla via Tuoro, rappresentava una violazione delle normative urbanistiche e ambientali in vigore.

Lettere, demolito fabbricato abusivo in via Tuoro: la condanna risaliva al 2010

Il fabbricato abusivo, oggetto della demolizione, era composto da un piano seminterrato di circa 80 mq, un piano rialzato di pari metratura e un piano sottotetto di circa 237,80 mq. Caratterizzato da una struttura intelaiata, con travi e pilastri in calcestruzzo armato e un solaio di tipo laterocementizio, il manufatto risultava allo stato rustico, privo di qualsiasi rifinitura interna ed esterna, nonché di impiantistica.

L’area su cui sorgeva il fabbricato abusivo è classificata come zona agricola, soggetta a vincolo paesaggistico e archeologico ai sensi del D.Lgs. 42/04, e identificata come zona sismica 3, come da disposizioni dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri nr. 3274/2003 e della delibera della Giunta Regionale della Campania nr. 5447 del 07.11.2002.

Violava le normative urbanistiche e ambientali in vigore

L’esecuzione delle demolizioni disposte dall’autorità giudiziaria rappresenta un importante strumento per la tutela del territorio, sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali, sia in chiave preventiva, per l’efficacia dissuasiva nei confronti dell’abusivismo edilizio. Nel caso specifico, si è data esecuzione ad una condanna relativa ad un abuso edilizio risalente all’anno 2010.

Da sottolineare è il fatto che la demolizione è avvenuta su iniziativa del proprietario stesso del manufatto abusivo, in regime di autodemolizione, senza che il Comune interessato e la Cassa Depositi e Prestiti dovessero anticipare spese. L’incessante opera di sensibilizzazione condotta dalla Procura della Repubblica ha contribuito a questo importante risultato, dimostrando l’efficacia della collaborazione tra istituzioni e cittadini nella salvaguardia del territorio e nel contrasto all’abusivismo edilizio.

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