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Parte la “raccolta voti” a Torre Annunziata. Cuccurullo si schiera per la riapertura del Pronto Soccorso

Parte ufficialmente la campagna elettorale a Torre Annunziata e a lanciare la volata è la squadra di centrosinistra con il proprio aspirante sindaco che interviene sulla faccenda Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna e SS Maria della neve di Boscotrecase.

Corrado Cuccurullo, ex presidente di Soresa, che gestisce l’80% delle risorse regionali nel campo della Sanità, si schiera apertamente al fianco dei comitati che sono impegnati nella crociata per il potenziamento dell’ospedale di Boscotrecase”. Così si legge nella nota stampa emanata ieri, 9 aprile, dal candidato.

La questione dell’ospedale diventato Covid center e mai più ritornato al servizio di tutti i cittadini dell’area vesuviana-torrese, ormai si trascina da diversi mesi. I comitati civici hanno chiesto più volte la riapertura del reparto di pronto intervento che dovrebbe servire un’area vasta e in chiara crisi sanitaria.

E così, alla luce dell’ennesima manifestazione di protesta andata in scena all’ingresso della struttura che dall’era Covid in poi non è più attrezzata con il Pronto Soccorso, Corrado Cuccurullo ha sostenuto che: “Il futuro dell’ospedale di Boscotrecase è legato al ripristino della classificazione di Dea. Primo, è la struttura meglio posizionata dal punto di vista logistico tra Salerno e Napoli e potrebbe ospitare un eccellente Trauma Center.

Secondo, perché il nostro comprensorio riceve milioni di visitatori tra l’area archeologica e il Parco Nazionale del Vesuvio e per i rating turistici internazionali è necessario garantire una struttura ospedaliera adeguata”.

Il primo passo verso le amministrative è stato fatto, e viene proprio dalla parte politica che, a livello regionale, dovrebbe e potrebbe risolvere la questione.

Ora staremo a vedere la passerella, all’ospedale e al fianco di quanti protestano, degli altri candidati alla fascia tricolore oplontina. Del resto chi potrebbe schierarsi sul fronte opposto e cioè le lasciare chiuso il Pronto Soccorso boschese, negando il diritto alla salute a centinaia di miglia di cittadini?

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