La nostra Nazionale di calcio, pochi giorni fa, ha incontrato la comunità italiana presente a New York (USA), gli Azzurri hanno partecipato alla cena di gala organizzata dalla National Italian American Foundation (la NIAF, che oggi rappresenta oltre 20 milioni di cittadini italo-americani che vivono negli Stati Uniti).
Gli italiani della Grande Mela hanno trascorso una serata emozionante con il Team azzurro nel distretto di Manhattan. Ben 1000 erano i nostri connazionali che hanno accolto la delegazione azzurra allo Spring Place (locale a Manhattan) per il cocktail di benvenuto. L’Italia del calcio era attesissima, addirittura dall’anno 2005 (nel 2006 poi vincemmo i Mondiali FIFA in Germania), questa volta però siamo giunti oltreoceano da Campioni in carica dell’Europeo conquistato nel 2021 (UEFA EURO 2020).
Hanno salutato gli Azzurri con i loro interventi istituzionali: il presidente della NIAF Robert Allegrini, il ceo di Colavita SpA Giovanni Colavita, il country manager USA Intesa San Paolo Pierpaolo Monti, il console italiano a New York Fabrizio Di Michele.
“Momenti speciali” con la comunità italo-americana
Gabriele Gravina ha detto che per la FIGC e la Nazionale è stato “un piacere e un orgoglio giocare negli Stati Uniti”. L’Italia ha disputato infatti due partite durante le giornate statunitensi, potremmo parlare di due veri e propri test, a due mesi dall’inizio del Campionato Europeo di Germania 2024: la gara contro il Venezuela (il 21 marzo) è stata vinta per 2-1 e giocata nello DRV PNK Stadium (ex Lockhart Stadium) di Fort Lauderdale, nello Stato della Florida, che ricordiamo essere la struttura utilizzata dall’Inter Miami, militante nella Major League Soccer; l’altro match, contro l’Ecuador, vinto per 2-0 dagli Azzurri che questa volta (il 24 marzo) hanno affrontato l’altra Nazionale sudamericana all’interno della Red Bull Arena, stadio ed impianto di casa dei New York Red Bulls (anche questa nella Major League Soccer), che si trova ad Harrison, nella Contea di Hudson nello Stato del New Jersey.
Inoltre il Presidente federale ha aggiunto che si è trattato di condividere “momenti speciali” con la comunità italo-americana: “L’accoglienza che ci avete riservato sia a Miami che a New York è stata eccezionale, abbiamo potuto toccare con mano l’entusiasmo e l’amore che nutrite verso uno dei simboli italiani più belli: la maglia Azzurra“.
Si apprende che la tournée dell’Italia calcistica nasce da una progettualità trasversale, quindi da motivazioni sportive, culturali, commerciali e istituzionali. “…Abbiamo gettato le basi per un ponte ideale che avvicini ancora di più l’Italia agli Stati Uniti”, ha affermato ancora il Presidente FIGC.
Non solo sport, le iniziative dell’ONU: la Giornata internazionale del calcio
Maurizio Massari, Ambasciatore e Rappresentante Permanente dell’Italia all’ONU, ha annunciato – alla presenza del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina e del capo delegazione della Nazionale azzurra Gianluigi Buffon – una nuova risoluzione alle Nazioni Unite dedicata all’istituzione della Giornata internazionale del calcio. “In un mondo purtroppo diviso – ha affermato l’Ambasciatore Massari – il calcio è dialogo e inclusione. Costruisce ponti e l’Italia è in prima linea in questo, nel Sud Globale e nei piccoli Stati Insulari. In questo modo il calcio rappresenta un asset di politica estera. La collaborazione tra Farnesina e FIGC lo dimostra”.
Fa sapere la FIGC che l’incontro – tenutosi presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite (alla 885 Second Avenue di New York, 49° piano) – “ha avuto come tema principale il ruolo del calcio nello scenario mondiale contemporaneo quale prezioso veicolo di sviluppo, di pace, di solidarietà e di cooperazione internazionale”, inoltre che si registra “un primo importante passo verso una collaborazione più strutturata tra FIGC e Rappresentanza permanente alle Nazioni Unite, da costruire insieme alla competente direzione del Ministero per gli Affari Esteri”.
Gravina e Buffon hanno anche presentato a Massari la Strategia di Sostenibilità FIGC 2030, al fine di contribuire al miglioramento della società italiana, grazie alle modifiche da apportare nel campo delle politiche sociali ed ambientali del mondo del calcio. A tal proposito ha detto Gravina: “Per l’impatto che ha nella società civile il calcio ha una responsabilità che va oltre il gioco, diventando strumento per migliorare il benessere generale della collettività”.
Le parole di Spalletti sulle iniziative all’ONU e sul rapporto con la comunità italiana negli USA
Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ha parlato in occasione dei vari meeting che si sono tenuti negli USA, tra questi anche al negozio dell’Adidas (lo sponsor tecnico) e con i tifosi Fort Lauderdale: “Qui l’amore per l’Italia si tocca con mano… c’è gente venuta da tempo per rifarsi una vita e ora ci dà amore. Una pressione che al contempo ci carica di forze. Ci hanno invitato per presentare la nostra Nazionale nel paese in cui vivono e per questo noi sentiamo fortissima la responsabilità e la voglia di fare la migliore figura possibile. Chi vive in Italia ama la Nazionale anche per interesse personale, il loro invece è solo amore puro e questo non dobbiamo mai scordarlo”.
Spalletti ha anche espresso alcuni concetti – ripresi dalla Gazzetta dello Sport – riguardanti gli appuntamenti della Delegazione federale all’ONU: “Il pallone può creare apertura, è un raggio di sole, può dare sorrisi. Un risultato cambia il volto delle persone e noi dobbiamo essere bravi a disegnare non solo belle trame di gioco ma le facce di questa gente”.