“Triste, solitario y final”. Il Napoli fa di tutto per restare lontano dall’Europa

Difesa assolutamente inadeguata, Meret para un rigore e poi si condanna da solo. Ancora sterile un attacco in cui si salva solo Politano. Quest'anno va così...

E’ così. Una mezza partita da campioni e poi subito, per evitare che qualcuno cominci a credere nella rinascita, subito una prestazione deludente ed autolesionista. Un primo tempo con un  gol, un rigore, che al Napoli non avrebbero mai dato, visto i precedenti, parato da Meret e tante occasioni sprecate. Tutto però sembrava far sperare in una vittoria facile e in un Napoli che si rilanciava alla conquista di un posto nell’Europa che conta e invece: “Triste, solitario e definitivo“. Ecco il Napoli scudettato!

Non bastano Politano ed Osimhen, ci vuole anche una difesa per vincere le partite

Un’invenzione del solito “Super Politano“, una “rapina” di Osimhen affondate da due incredibili gol dei ciociari.

Il primo gentilmente offerto da Meret, a cui non sembrava vero di aver parato l’ingiusto rigore, e ha provato a rimettere tutto in pari facendosi rubare palla su rinvio e beffare da Cheddira. Calciatore, quest’ultimo, tesserato dal Napoli e in prestito al Frosinone e che farà anche il bis per il 2-2 finale, complice una difesa dormiente e un Rrahmani non proprio incolpevole.

Sul finale il Napoli chiude in dieci con Mario Rui che si fa cacciare con un secondo giallo senza il quale forse c’era il rischio anche di perderla la gara.

Annata da dimenticare, delusione su tutti i fronti. Di Lorenzo: “Complicato aggiustare un puzzle che si è rotto”

Il capitano del Napoli dopo il pareggio interno contro il Frosinone si è così espresso: “L’impegno della squadra c’è stato, questa vittoria sarebbe stata importante ma purtroppo quest’anno non siamo riusciti a trovare continuità di risultati. Siamo sempre qui a commentare risultati come questo, ma partite del genere sono alla nostra portata e dovremmo sempre vincere. Si tratta di punti importanti che vanno persi e la classifica rispecchia perfettamente questa situazione.

Da parte mia e della squadra – ammette l’azzurro – c’è la consapevolezza di dover fare di più, anche per i tifosi che se lo meritano. Non mi sento di rimproverare nessuno, il calcio può essere anche così. Stiamo lavorando tanto sulla vulnerabilità difensiva, ma quando l’annata parte in questo modo è difficile aggiustare un puzzle che si è rotto. Siamo comunque tutti uniti per finire al meglio la stagione, daremo il massimo sia per i tifosi che per noi stessi, oltre che per raggiungere un piazzamento in Europa.

Per quel che riguarda una ormai improbabile qualificazione Champions, Di Lorenzo ha detto: “Noi ci crederemo fino alla fine nonostante si tratti di un obiettivo difficile ma che proveremo a conquistare con la qualità dei nostri giocatori“.

Calzona, Napoli ha gestito male gara, prendiamo troppi gol

Abbiamo gestito male la partita, specialmente da quando siamo stati in vantaggio, nel momento in cui ho chiesto un palleggio più sapiente“. Così l’allenatore del Napoli Francesco Calzona a fine gara nel registrare ancora punti persi dalla sua squadra.

Alla fine del primo tempo ho detto alla squadra che con questo atteggiamento non avremo vinto e purtroppo così è stato. Abbiamo concesso troppo – ha aggiunto Calzona – e dovevamo portare a casa questo risultato“.

Per Calzona “si tratta di un problema di gestione, oltre che di alcune difficoltà difensive. Ci è mancata cattiveria nella riconquista del pallone, facendo giocare una squadra come il Frosinone che in campo si trova bene Una squadra del nostro livello non può subire così tanti gol. L’importante è non prendere reti.

Poi il tecnico azzurro ha concluso amaramente: “La cosa che mi disturba è che siamo sempre stati in partita, senza percepire mai il pericolo. Abbiamo creato tanto, ma la sensazione di squadra solida non l’ho mai avuta“.

L’unica certezza per il Napoli è la dura contestazione partita dai 50mila oggi al Maradona

La partita si è conclusa tra i fischi dei tantissimi tifosi azzurri ancora una volta delusi dalla squadra che lo scorso anno li aveva portato in vetta al calcio italiano. Troppa differenza tra quella squadra e quella vista oggi, anche se i nomi in campo in pratica sono gli stessi, troppa la delusione che si è trasformata in cori contro la squadra e contro il “presidentissimo”.

Già prima del fischio finale si erano sentite bordate di fischi partite da un popolo calcistico troppo deluso. A incontro finito i cori “Andate a lavorare” e “Meritiamo di più” si sono alzati dal pubblico nei confronti dei calciatori azzurri che salutavano la curva. La contestazione alla società e in particolare a De Laurentiis è durata per quasi tutto il secondo tempo.

Gennaro Cirillo

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