Bambini africani uccisi per la pelle bianca: gara di solidarietà a Pozzuoli

Missione Bunda, nella Regione del Mara, in Tanzania per un gruppo di medici volontari in soccorso di bambini orfani e adulti bisognosi di cure ospitati nel Villaggio San Francesco dell’Associazione “Africaintesta” di Pozzuoli

Bambini africani rifiutati e uccisi per la pelle bianca, i loro organi venduti come amuleti: gara solidarietà tra medici e volontari a Pozzuoli

Missione Bunda, nella Regione del Mara, in Tanzania per un gruppo di medici volontari in soccorso di bambini orfani e adulti bisognosi di cure ospitati nel Villaggio San Francesco dell’Associazione “Africaintesta” di Pozzuoli, accuditi durante l’anno amorevolmente dalle Suore Piccole Missionarie della Congregazione Eucaristica di Bagnoli di Napoli e da alcune insegnati africane.

Bambini africani rifiutati e uccisi per la pelle bianca, i loro organi venduti come amuleti

L’equipe di medici specialisti, in prima linea il dottor Marco Buonomo, specialista in chirurgia orale e odontoiatria e medici pediatri, è partita, nei giorni scorsi, rinunciando al proprio riposo e si è fermata una quindicina di giorni per curare adulti e ragazzi, abbandonati dai genitori, alcuni di loro albini. Fanciulli, questi ultimi, affetti da un difetto enzimatico, cioè con ridotta pigmentazione di melanina.

Costretti a difendersi dal sole, dalla luce, provenienti da parti remote del loro Paese, dove esistono ancora riti tribali. Ritenuti essere maligni, africani con capelli e pelle bianca, rapiti e sottoposti ad amputazioni se non uccisi e i loro organi venduti come amuleti. A poca distanza di Bunda, l’isola di Ukerewe sul Lago Vittoria, dove esiste la maggioranza di bimbi albini rifugiati, provenienti principalmente e non solo da Malawi, paese dell’Africa occidentale, dove esiste ancora la pratica di eliminare persone di pelle bianca.

Gara solidarietà tra medici e volontari a Pozzuoli

L’Associazione Africaintesta costituita nel 2011 da Francesco Testa che dopo aver girovagato per il mondo come musicista, decise di dare un senso alla sua vita e creare qualcosa di significativo. Consigliato da un sacerdote partì per l’Africa. Fermatosi per qualche giorno nei pressi del Lago Vittoria si innamorò del posto. “Mi prese il mal d’africa – afferma Testa – quel male che ti assale, visitando posti meravigliosi e persone, in maggioranza indigente”.

Informatosi dove poter costruire una casupola per ospitare ragazzi bisognosi e dare loro un avvenire i terreni visitati costavano all’incirca quattrocento euro. Non disponendo della somma, tornato in Italia interessò amici e conoscenti costituendo l’Associazione “Africaintesta” onlus. Raccolta la somma necessaria ripartì per l’Africa. Il progetto di Francesco e delle tante persone che lo hanno finora accompagnato è finalizzato a offrire un’istruzione e un mestiere a quanti più persone è possibile.

Nel Villaggio esiste anche una casa per gli ospiti – dice Francesco – per chi vuole donare il suo tempo e trascorrere un periodo di volontariato. Intanto altre strutture sono in corso di costruzione per lo sviluppo umano e sanitario di una popolazione che vive in un angolo del mondo in cui la vita è difficile e minacciata. Ogni anno Francesco raduna cantanti e musicisti per un concerto di beneficenza, oltre a una fitta rete di donatori e al cinque per mille sulla dichiarazione dei redditi, riesce a mantenere il suo impegno con l’Africa.

Mario Carillo

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