Gianluca Festa, sindaco dimissionario di Avellino e membro del Partito Democratico, è stato arrestato nell’ambito di un’indagine per peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità. Le accuse riguardano anche un architetto, fratello di un consigliere comunale, Fabio Guerriero, e una dirigente del Comune. I tre sono ora ai domiciliari mentre si svolgono indagini per verificare le accuse.
Corruzione e peculato, arrestato il sindaco di Avellino Gianluca Festa
Le indagini hanno coinvolto anche altri membri della comunità di Avellino, inclusi il vicesindaco Laura Nargi e il consigliere Diego Guerriero, capogruppo di Viva la Libertà, lista civica che ha sostenuto Festa. La squadra di basket locale, la DelFes, è al centro delle indagini, poiché si ritiene abbia ricevuto sponsorizzazioni da imprese assegnatarie di appalti e affidamenti dal Comune di Avellino. Gli inquirenti ipotizzano l’esistenza di un’associazione a delinquere.
Le perquisizioni sono state eseguite dai militari del reparto operativo del Nucleo Investigativo di Avellino e dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza. Sono stati effettuati controlli nelle abitazioni e negli uffici degli indagati.
Coinvolti anche vicesindaco ed un consigliere
Gianluca Festa, 50 anni, sindaco di Avellino dal giugno del 2019, ha rassegnato le dimissioni lo scorso 26 marzo dopo che la procura di Avellino ha perquisito la sua casa e il suo ufficio. Inizialmente, Festa ha citato la sua passione per il basket, riferendosi al fatto che le accuse erano legate alla pallacanestro. Festa aveva contribuito personalmente per garantire l’iscrizione di una squadra di Serie B con fondi dal suo conto corrente, poiché lo storico club Scandone era fallito nel 2019. Tuttavia, ora è ai domiciliari, indagato per presunti appalti pilotati al Comune di Avellino e accusato di corruzione, associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso in atto pubblico.