G7 dei Ministri degli Esteri a Capri, Tajani in pressing per la pace

Il Vicepremier e Ministro degli Esteri Tajani, dopo il primo giorno del G7, ha dichiarato: "Il G7 è orientato a cercare di costruire una pace con una de-escalation”

G7 dei Ministri degli Esteri a Capri, Antonio Tajani in pressing per la pace. Gli Stati Uniti hanno proposto nuove sanzioni all’Iran

Ha preso il via l’atteso G7 dei Ministri degli Esteri a Capri, con il primo tema all’ordine del giorno che riguarda la situazione in Medio Oriente. Dopo l’attacco iraniano a Israele di sabato notte, i Paesi del G7 hanno espresso una condanna unanime e ora si stanno discutendo nuove sanzioni contro la repubblica islamica dell’Iran. L’obiettivo principale è evitare ulteriori sviluppi di una crisi che ha già raggiunto il suo picco massimo.

G7 dei Ministri degli Esteri a Capri, Antonio Tajani in pressing per la pace

Infatti, è stata la prima volta che l’Iran ha attaccato direttamente Israele, mentre precedentemente lo scontro tra i due Paesi, iniziato nel 1979 con la rivoluzione islamica in Iran, era sempre avvenuto per procura, con il sostegno dell’Iran a vari gruppi terroristici. L’attacco della scorsa notte ha portato la crisi ad un livello senza precedenti, con il rischio molto alto di un conflitto aperto tra i due paesi.

I Paesi membri del G7 hanno condannato l’azione iraniana, ma hanno anche chiesto ad Israele di non reagire militarmente, poiché ciò potrebbe portare a una guerra tra i due paesi con conseguenze catastrofiche non solo per il Medio Oriente, ma anche per l’intera comunità internazionale.

Gli Stati Uniti hanno proposto nuove sanzioni all’Iran

Gli Stati Uniti hanno proposto nuove sanzioni all’Iran, tra cui sanzioni contro i fabbricanti di droni e coloro che sono coinvolti nella loro vendita. Durante il G7 degli Esteri a Capri si cercherà di mettere in atto queste misure.

Il Vicepremier e Ministro degli Esteri Tajani, dopo il primo giorno del G7, ha dichiarato: “Il G7 è orientato a cercare di costruire una pace con una de-escalation”. Ha anche sottolineato che, visto che Israele ha ottenuto una vittoria militare contro il suo nemico, una nuova rappresaglia potrebbe non essere necessaria e rischierebbe di aumentare ulteriormente le tensioni nella regione.

La posizione portata con forza dalla presidenza italiana è quella di favorire percorsi di pace. L’obiettivo delle nuove sanzioni non è tanto quello di colpire l’Iran, ma i privati che forniscono materiale bellico alla repubblica islamica, in particolare costruttori di droni e missili.

Michele Mercurio

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