Bimbo di 13 mesi ucciso da due pittbull. Tragedia ad Eboli questa mattina

Intanto i due cani sono stati portati in canile, nelle prossime ore si deciderà se abbatterli. Un terzo pittbull è stato restituito ai padroni

Si chiamava Francesco Pio D’Amaro il bambino di 13 mesi morto questa mattina dopo essere stato azzannato da due pitbull in località Campolongo sulla litoranea di Eboli, in provincia di Salerno.Secondo una prima ricostruzione, il piccolo si trovava in braccio allo zio quando, appena usciti di casa, sarebbero stati aggrediti dai due cani che avrebbero azzannato il bimbo  strappandolo letteralmente dalle braccia dell’uomo. Tutto quanto è accaduto in una villetta a due piani, nel piazzale antistante l’abitazione. La mamma del piccolo, Paola, che era con loro, è subito intervenuta nel vano tentativo di strappare il figlio dalla ferocia dei molossi, rimanendo a sua volta ferita, azzannata alle gambe.

La donna è stato poi trasportata in ospedale per le ferite e in stato di choc. Ventisei anni, altri due figli piccoli, avuti da una precedente relazione, Paola da qualche giorno aveva chiesto ospitalità presso alcuni parenti nella villetta nelle campagne di Campoluongo.

Le grida strazianti hanno svegliato il compagno della madre, che era in casa. E’ corso anche lui e con un bastone ha provato a separare i cani dal bambino, ma tutto è stato inutile. Il 118, giunto sul posto con una ambulanza, ha potuto solo constatare il decesso del bambino. Non è invece in pericolo di vita la madre della vittima. Anche lo zio del piccolo è rimasto praticamente illeso, nonostante i tentativi di strappare il nipote dalle fauci dei cani.

Il servizio veterinario prenderà in carico entrambi i pitbull“. Lo ha detto il sindaco di Eboli, Mario Conte, arrivando in via Santa Rosa, nella frazione Campolongo, dove è avvenuta la tragedia nella prima mattinata erano circa le 8,15 di oggi, 22 aprile. “La famiglia del piccolo è in affitto in questa casa i cui proprietari sono anche i padroni dei due pitbull“, ha affermato. “La famiglia della vittima non aveva rapporti con quei cani, non erano loro a gestirli“, ha aggiunto. Quello che è accaduto stamani “deve essere di monito a chi possiede questo tipo di cane“, ha sottolineato ancora il primo cittadino.

I cani, in effetti, sarebbero di proprietà di amici di famiglia del bimbo (mamma italiana, il papà di nazionalità straniera) che non abiterebbero più con la coppia, ma avrebbero lasciato i cani in quella casa. Ma chi gestiva i due “molossoidi”? Questo uno degli interrogativi a cui i carabinieri stanno provando a dare una risposta.

La proprietaria dei due pittbull è Gaia, alle prime indagini dei Carabinieri sembra che i due cani non avessero mai manifestato aggressività, ma lei dovrà spiegare come mai non fossero sorvegliati.

Intanto i due cani responsabili dell’aggressione sono stati portati in canile. Nelle prossime ore si deciderà se abbatterli. Un terzo pittbull, non coinvolto nell’aggressione, è stato restituito ai padroni.

Forse i cani hanno pensato che il bambino fosse un pericolo poiché non lo avevano mai visto“, ha detto ai giornalisti Milena Santoro, la sorella della mamma del piccolo Francesco Pio. “I cani – ha spiegato la zia del bambino – erano già chiusi in stanza quando sono arrivata. Non ho neanche visto mio nipote. I cani non conoscevano il piccolo perché quando lui usciva, venivano chiusi. Forse sono scappati dalla stanza quando lo hanno visto. Erano di una mia amica che abita qui. Noi li conoscevamo, ma non si sono mai buttati addosso a noi. Mia sorella è venuta qui solo ieri sera a casa della sua amica con il bimbo. Ha dormito qui con l’amica. Il papà del bimbo invece non c’era“.

Il sindaco Conte, commentando la tragedia di Campolongo ha poi aggiunto. “Noi conosciamo già la famiglia, assistita per alcuni aspetti privati dai nostri servizi sociali. Per questo motivo, ho immediatamente contattato gli assistenti sociali che se ne occupano, in modo da seguire la mamma del bimbo e i familiari in questo momento di dolore“.

E sempre il primo cittadino ha aggiunto: “La donna, originaria del posto, ha un compagno originario del Marocco e due figli da una precedente relazione. Che io sappia – ha sottolineato il sindaco – abitava a qualche centinaia di metri dalla casa dove è avvenuta la tragedia. Non so se intanto si fosse trasferita in questa villetta, dove vive la famiglia proprietaria dei cani, o vi avesse solo trascorso una notte. I cani, da quanto ho appreso, erano sempre liberi di circolare nello spazio antistante la casa“.

In un post social del Comune di Eboli si legge “Una disgrazia che addolora l’intera città. La nostra comunità è profondamente scossa dall’immane tragedia verificatasi questa mattina a Campolongo. L’attacco di due pitbull ha strappato alla vita un bimbo di appena 13 mesi sotto gli occhi inorriditi della madre, anch’ella ferita. Ai familiari del piccolo Francesco porgiamo con semplicità il nostro profondo cordoglio, conosci che le parole, in tali casi, possono ben poco alleviare il dolore”, viene aggiunto nel post firmato dal sindaco e dall’Amministrazione comunale.

Nella villetta a due piani, sono proseguiti a lungo i rilievi e gli accertamenti, sul posto, pm e medico legale. Sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di Eboli, guidati dal capitano Greta Gentili, sotto il coordinamento della Procura di Salerno, per fare chiarezza sulla dinamica dell’accaduto. L’autopsia sul corpo del bambino sarà effettuata il prossimo mercoledì, nell’ospedale di Eboli, come disposto dall’autorità giudiziaria.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteIschia: 50 euro per 1 grammo di cocaina. Pusher 57enne arrestato
SuccessivoLa Nazionale Cantanti sfiderà i “Pazzi per Capri” per sostenere la salute mentale
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.