“Nell’attesa della Ztl territoriale occorre gestire i flussi o ci troveremo anche in futuro di fronte a questi congestionamenti. Il problema è complesso e se ne esce solo con una gestione logistica altrettanto complessa, che deve guardare all’intero territorio e a tutti i sistemi di spostamento pubblico e privato su terra e mare, non fermarsi ai confini del singolo Comune o del singolo servizio di trasporto, e che deve vedere cooperare e dialogare tutti gli attori: trasporti pubblici, i diversi livelli della pubblica amministrazione, forze dell’ordine, operatori del turismo, fornitori di servizi, cittadini. I dati sui flussi già li conosciamo, li stiamo raccogliendo da due anni con una rete di sensori che ci dà la misura reale della situazione: è il primo step. Li mettiamo sul tavolo, come patrimonio comune dal quale partire per dare risposte”.
Questa la dichiarazione del presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi Andrea Ferraioli sui problemi di spostamento che si stanno registrando in Costa d’Amalfi per questo ponte del 25 aprile, che ha fatto segnare flussi da alta stagione.
Si registra sul territorio un assalto di auto, bus e NCC carichi di gitanti; gli ospiti delle strutture riferiscono di difficoltà a spostarsi con mezzi propri, con i taxi, e con i mezzi pubblici; i cittadini si sentono prigionieri della loro terra. Il sistema logistico di trasporti e spostamenti alla prova del nove dimostra di non poter affrontare né i numeri consolidati di utenti dell’alta stagione né le variabili nei giorni di maggior afflusso, né di tener conto del fatto che d’altro canto la Costiera amalfitana è un territorio piccolo che non può accogliere flussi infiniti di persone.
Ferraioli continua: “Ovviamente non gettiamo la croce addosso ai trasporti pubblici, che non sono né la causa né la soluzione a un problema che ripeto è estremamente complesso e nel quale ogni singola iniziativa si riflette a cascata su tutto il territorio. Né ai Comuni che in forma singola possono arginare, ma non gestire su larga scala un sistema del genere. Stando così le cose, è chiaro che non possiamo restare a guardare mentre ognuno in maniera isolata fa quello che può per salvare la nave. La Ztl territoriale è una risposta alla quale si sta lavorando e che condividiamo, siamo stati tra i primi sostenitori. Ma nell’attesa che si realizzi occorre lavorare tutti assieme sulla logistica territoriale, coordinando e ottimizzando la funzionalità di quanto già abbiamo rispetto alla reale consistenza dei flussi. È importante non solo per dare una risposta concreta a turisti e residenti, in un territorio che di turismo deve vivere e non soffrire, ma anche per facilitare lo stesso avvio della Ztl territoriale: con un sistema logistico degli spostamenti più ordinato e funzionale, la transizione verso l’accesso limitato dei mezzi sarà più semplice”.