Battipaglia, bancarotta fraudolenta: maxi sequestro da 4 milioni

Le misure cautelari applicate riguardano il divieto di dimora nella Regione Campania. Nonché il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali

Battipaglia, bancarotta fraudolenta: maxi sequestro da 4 milioni di euro per tre imprenditori. L'inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Salerno

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha messo un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, sezione reati finanziari ed economici. Le misure cautelari applicate riguardano il divieto di dimora nella Regione Campania. Nonché il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per un anno nei confronti di tre imprenditori.

Battipaglia, bancarotta fraudolenta: maxi sequestro da 4 milioni di euro per tre imprenditori

Si tratta di Cosimo Amoddio di 67 anni, Gerardo Amoddio di 36 anni e Giuseppe Amoddio di 43 anni. Contestualmente, è stato disposto il sequestro preventivo di un complesso immobiliare composto da 50 unità, tra appartamenti, uffici e locali commerciali. E poi di un bar/pizzeria e di disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato intorno ai 4 milioni di euro.

L’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Salerno

I reati contestati riguardano le ipotesi di bancarotta fraudolenta, documentale e preferenziale. Le indagini condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Battipaglia hanno rivelato la possibile realizzazione di complesse operazioni economiche. Apparentemente prive di giustificazione legittima legata alle strategie aziendali, che avrebbero comportato una distrazione del patrimonio societario.

Durante le indagini è emerso che prima della dichiarazione di fallimento, oltre alla sottrazione di parte dei libri e delle scritture contabili alla procedura, sono stati effettuati pagamenti preferenziali per un totale di duecentoquarantamila euro a favore di un creditore chirografario, danneggiando così i creditori privilegiati, ipotecari e non.

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