Tragedia a Lettere, muore operaio di 57 anni

Era al lavoro per l'allestimento di un cantiere in via Depugliano. Indagini in corso dei Carabinieri

Un operaio di 57 anni, Raffaele Manzo, ha perso la vita questa mattina precipitando dal terzo piano di un palazzo in via Depugliano a Lettere. Ancora da accertare la dinamica dell’incidente, ma dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo sia caduto accidentalmente mentre si trovava sul ponteggio del cantiere edile allestito attorno all’edificio.

Tragedia a Lettere, muore operaio di 57 anni

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i sanitari del 118, che purtroppo non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio. Le indagini sono in corso per chiarire le cause dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo d’inchiesta.

Era al lavoro per l’allestimento di un cantiere in via Depugliano

La tragedia di oggi riporta alla luce il tema della sicurezza nei cantieri edili, un problema purtroppo ancora troppo frequente in Italia. Ancora una volta, un lavoratore perde la vita mentre svolge il proprio dovere, lasciando nel dolore familiari e colleghi.

I sindacati: “Quanti morti ancora vogliamo contare?”

“Non abbiamo nemmeno finito di parlare di sicurezza sul lavoro dal palco del 1 maggio che altri due operai hanno perso la vita mentre lavoravano. È insopportabile tutto questo, bisogna agire adesso”. Così Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil di Napoli e Campania, commenta i due incidenti mortali di stamane sul lavoro a Casalnuovo e a Lettere.

“Fermare le stragi sul lavoro – secondo Sgambati – non significa solo salvaguardare e proteggere la vita dei lavoratori, ma anche fermare l’illegalità, la criminalità che spesso si insinua nei sub appalti o in alcune realtà aziendali. Quella sulla sicurezza sui luoghi di lavoro è una battaglia di civiltà e di rispetto per la vita”. “Servono controlli a tappeto – conclude Sgambati – serve una procura speciale, serve che le morti sul lavoro siano considerate omicidi. Non è possibile restare ancora immobile di fronte a questa escalation di morte. Il governo ha il dovere di non voltarsi dall’altra parte e di mettere in campo azioni efficaci subito, quanti morti ancora vogliamo contare?”.

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