Vincenzo Coppola, 60 anni, è precipitato da un’impalcatura in un cantiere edile a Casalnuovo di Napoli. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e, dopo alcune ore di agonia, è morto in ospedale.
Casalnuovo di Napoli, le “anomalie” del cantiere dove è morto l’operaio 60enne Vincenzo Coppola
Un cantiere “controllato”, ma qualcosa è andato storto. I dubbi sulla sicurezza del luogo di lavoro sorgono spontanei, soprattutto alla luce delle parole del fratello di Vincenzo, Domenico Coppola (in foto): “Qualcosa non mi torna. Anche io sono un manovale e geometra: ho subito notato che quel cantiere non è a norma”.
Le indagini sono in corso. I Carabinieri della tenenza di Casalnuovo e della compagnia di Castello di Cisterna stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente e di accertare eventuali responsabilità. Il cantiere è stato sequestrato dalla Procura di Nola.
Indagini in corso per ricostruire la dinamica
Un altro lutto nel mondo del lavoro. La morte di Vincenzo Coppola è la terza in provincia di Napoli in poco più di due mesi. Un triste monito che riporta alla luce la drammatica questione della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Troppe vite spezzate. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intera società. È necessario fare di più per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire queste tragedie. Le istituzioni, le aziende e i sindacati devono lavorare insieme per rafforzare le misure di prevenzione e controllo, per formare adeguatamente i lavoratori e per garantire il rispetto delle norme di sicurezza.