Il Capitano Mariani conquista il New Jersey

Inarrestabile Giulio Mariani, romano di nascita e vesuviano di adozione, nel suo percorso in giro per il mondo per far conoscere le sue indagini in difesa della legalità, e della memoria di una piazza “speciale”

Non contento di essere approdato ad Harvard, dove Requiem sull’ottava nota e Mala Fede, rispettivamente secondo e terzo volume della trilogia di Giovanni Taranto che lo vede protagonista (insieme a La fiamma spezzata, tutti editi da Avagliano), sono entrati a far parte della biblioteca dell’Università di Cambridge, nel Massachusetts, è la volta di Princeton, blasonato ateneo del New Jersey.

Chiediamo a Taranto, impegnato nel suo altrettanto inarrestabile tour di presentazioni di Mala Fede in tutta la penisola ‒ da Cagliari a Siena, da Caserta a Udine, da Torino, in occasione del Salone del Libro, a Napoli, dove sarà protagonista del Festival del Giallo ‒ di parlarci di questo nuovo approdo oltreoceano.

“Ebbene, sì. Le vicende del mio terzo libro, che conducono il Capitano e la sua squadra di collaboratori da Pompei fin negli USA per portare a compimento una delicata e complessa indagine su sette sataniche, trafugamenti di opere d’arte e omicidi derivanti da intrecci tra camorra e realtà dominate da una religiosità perversa, hanno avuto un’eco piacevolmente inattesa oltreoceano, prima ad Harvard, e adesso a Princeton, nel New Jersey. Sapere che la quarta più antica istituzione superiore statunitense dopo Harvard, il William & Mary College di Willliamsburg e Yale, ha inserito Mala Fede nella collezione della sua prestigiosa biblioteca, tra le più grandi al mondo per numero di volumi, è stata una altra grande soddisfazione. Non solo perché i criteri che hanno portato a questa decisione sono stati gli stessi che hanno ispirato Harvard, ma anche pensando a quanto l’impresa che ha visto Mariani impegnato in questo libro si sia rivelata profetica oltre ogni immaginazione”.

Ricordiamo che Mala fede, pubblicato a ottobre del 2023, era stato scelto dai selezionatori dell’Università di Harvard per l’interesse suscitato dai temi di grande attualità che affronta, e per l’accurata capacità descrittiva e l’approfondimento che contraddistingue non solo questo, ma anche gli altri volumi della trilogia di Mariani. Ma c’è di più. Questo terzo volume della trilogia iniziata con La fiamma spezzata, pubblicato nel 2021, e destinato ad essere anch’esso acquisito prossimamente dalla prestigiosa biblioteca dell’Harvard College, assume anche un valore documentario.

“Sì, è così. Nel libro, i luoghi che sono a tutti gli effetti protagonisti della storia e delle vicende che ruotano intorno alle indagini di Mariani sono il Santuario della Madonna di Pompei e la piazza sulla quale affaccia, che viene descritta esattamente come appariva negli anni Novanta e com’è stata fino a poche settimane fa, prima dell’inizio dei lavori.

In questi mesi, infatti, in previsione del Giubileo del 2025, la piazza Bartolo Longo è in fase di ristrutturazione secondo un progetto che vede coinvolti Comune di Pompei ed Eav, e che si propone di dare a questo spazio già aperto ed esteso nelle strade limitrofe, un’identità unitaria e una riconoscibilità come luogo sacro all’interno del contesto urbano.

Lascio ai posteri l’“ardua sentenza” sulla trasformazione in atto. Quel che è certo, è che i pompeiani più affezionati e rammaricati per questo cambiamento, se non rivedranno più dal vivo l’antica piazza, potranno ritrovarla ogni volta che lo vorranno grazie a Mariani”.

Viviana Rossi

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