La stagione va così: “Mai una gioia!” Napoli beffato nel recupero… ancora una volta

Stesso stadio, stesso avversario, stesso risultato ad un anno e due giorni di distanza dalla grande gioia del terzo scudetto. Lo scorso anno a Udine partì la grande festa che vide Napoli tinta di azzurro per tutta l'estate

Quest’anno è proprio il caso di dirlo: “Mai una gioia!“. Anche di lunedì sera il Napoli riesce a fare il miracolo. A tempo scaduto Success trova il pari per i friulani, uno che non vedeva la porta da un anno.

Stesso stadio, stesso avversario, stesso risultato ad un anno e due giorni di distanza dalla grande gioia del terzo scudetto, ma con sensazioni tutt’altro che simili. Lo scorso anno a Udine partì la grande festa che vide Napoli tinta di azzurro per tutta l’estate. Quest’anno, un Napoli che in classifica ha circa gli stessi punti del solo girone d’andata della scorsa stagione, veramente non ne porta a casa una. Una delle poche certezze che oggi bisogna sottolineare e che con questo regalo fatto all’Udinese, gli azzurri possono quasi definitivamente dire addio all’Europa per il prossimo anno, anche quella della Conference, che dista con la Lazio, ben 5 punti.

Della partita c’è poco da commentare. In campo un Lobotka che continua a superarsi, che come spesso accade fa un altro mestiere, mentre gli altri giocano con la palla. Ma in campo anche tanti, troppi, che farebbero bene ad andare in vacanza, visto che con la testa e con il fisico di certo non sono al Bluenergy stadium. Anguissa, solo un lontano parente del leone dello scorso anno; Lindstrom, continua ad essere evanescente, slegato dalla squadra. E’ anche vero che non ha mai avuto la possibilità di entrarci nei meccanismi in campo e che quando lo lanci dal primo minuto a fare il titolare, al posto di Kvara, il tasso di fallimento è sicuramente altro. Ma Calzona aveva gli infortunati! e quindi arrangiamoci.

Male Ostigard e non brillante tutta la difesa: Meret fa quel che può e salva la rete almeno in un paio di occasioni. Tanti i “sei politici” da distribuire a tutti gli altri. Segna e si guadagna qualcosina di più Osimhen, ma non tanto in più.

Primo tempo dall’alto tasso di sonnolenza e secondo tempo con appena qualche lampo.  Giusto il tempo di registrare  il gol del nigeriano, ancora per poco del Napoli, e arrivare in fondo, e quasi credere di averla sfangata. Già dimenticato il gol, giustamente, annullato e il possibile raddoppio fallito più di una volta. Sembra proprio fatta. Ma il Napoli dei “miracoli” regale un “success” a Success e un punto ai piccoli bianconeri.

E’ proprio vero, speriamo che termini presto questo supplizio: quante partite mancano a fine campionato? Poi si spera, prima di tutto, di trovare un allenatore, ma allenatore “vero”, di quelli buoni, ma su questo argomento, invece di intravedere il diradarsi della nebbia, tutto appare sempre più fumoso.

Filippo Raiola

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