La Campania, come molte altre regioni, sta affrontando una crescente sfida nella lotta contro la pedofilia e la pedopornografia online. Secondo quanto emerso dalle attività del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, la regione ha visto un aumento preoccupante di casi legati a questo fenomeno nel corso del 2023.
Numero allarmante di siti oscurati e arresti effettuati
Nel solo 2023, sono stati analizzati 656 spazi web sospetti e oscurati dopo essere stati inseriti nelle black list per contenere materiale pedopornografico. Parallelamente, le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto di 10 persone e alla denuncia di altre 106 per possesso e diffusione di materiale pedopornografico. Queste azioni sono state il risultato di 95 perquisizioni eseguite sul territorio campano.
Profilo degli indagati e strategie investigative
È significativo notare che la maggior parte degli indagati – con una percentuale vicina al 90% – è di nazionalità italiana, mentre un poco più del 10% è costituito da cittadini stranieri. Le attività investigative hanno rivelato la complessità del fenomeno, con casi di adescamento di minori sia su siti internet specializzati che nelle chat dei giochi online e sui social media. Questi canali offrono ai predatori molteplici opportunità di avvicinarsi ai bambini e agli adolescenti, spesso travestiti da compagni di gioco o amici virtuali.
Prevenzione e sensibilizzazione
Di fronte a questa minaccia in continua crescita, le autorità stanno intensificando gli sforzi nella prevenzione e nella sensibilizzazione. La Polizia Postale ha avviato un programma educativo nelle scuole, rivolto sia agli adolescenti che ai genitori, al fine di aumentare la consapevolezza sui rischi e di fornire strumenti per proteggere i minori online. Si evidenzia come la prevenzione sia fondamentale per contrastare i pericoli nascosti dietro un semplice click o all’interno di un innocuo gioco online.
L’aumento dei casi di pedofilia e pedopornografia online in Campania evidenzia l’importanza di un impegno continuo e coordinato da parte delle autorità e della comunità nel proteggere i bambini e gli adolescenti dall’esposizione a contenuti dannosi e da possibili tentativi di adescamento. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e azioni concrete di prevenzione possiamo sperare di contrastare efficacemente questa grave minaccia per la sicurezza dei minori nel mondo digitale.
