Questa mattina, un’operazione congiunta tra la Procura della Repubblica e i Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata ha portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale locale. Sette persone sono state coinvolte, accusate in vario modo di reati legati alla truffa aggravata per l’indebito ottenimento di erogazioni pubbliche e all’omessa comunicazione di informazioni fondamentali per la revoca o la riduzione del “Reddito di Cittadinanza”.
Torre Annunziata, Reddito di Cittadinanza ai parenti dei camorristi: sette indagati
Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torre Annunziata su incarico della Procura, hanno portato alla luce una presunta frode che coinvolge migliaia di euro destinati a coloro che non avrebbero dovuto ricevere il sussidio sociale. Si stima che gli indagati abbiano indebitamente percepito circa 16mila euro dal gennaio 2021 al settembre 2022. Tutti gli indagati hanno legami di parentela con membri di diverse consorterie criminali locali, il che solleva sospetti sulla natura orchestrata di questa truffa.
Migliaia di euro destinati a chi non poteva beneficiare del sussidio
La frode sembra essere stata perpetuata attraverso l’omissione di informazioni cruciali relative alla loro situazione personale o familiare, che avrebbero influenzato la decisione dell’Inps riguardo all’assegnazione del Reddito di Cittadinanza. Tra queste informazioni omesse vi era la sottoposizione o la condanna a misure cautelari o penali, elementi rilevanti ai fini dell’assegnazione del beneficio. In alcuni casi, gli indagati avrebbero anche nascosto condanne penali per reati associativi, inducendo così l’Ente erogatore in errore e ottenendo ingiustamente somme di denaro non dovute o in misura superiore a quella spettante.
Durante l’esecuzione del provvedimento cautelare, sono state sottoposte a sequestro diverse carte per il reddito di cittadinanza, rapporti finanziari e una polizza assicurativa. Le autorità stanno attualmente valutando le consistenze finanziarie presso i rispettivi istituti di credito e enti coinvolti. Inoltre, è stata confiscata una somma complessiva di circa 500 euro in contanti.