Castellammare, Vicinanza: “Coalizione unita per la Grande Stabia”

Il candidato di centrosinistra a Metropolis: “Ben vengano le attenzioni dell’Antimafia. Se l’arenile torna balneabile recuperiamo un grande asset”

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La mia candidatura è espressione di sensibilità politiche stabiesi, napoletane e romane”: esordisce così, nell’intervista concessa al quotidiano Metropolis, Luigi Vicinanza, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni comunali di Castellammare di Stabia, che si terranno nel prossimo giugno.

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La scelta di candidarsi è anche frutto dell’appello lanciato in suo sostegno da 100 personalità stabiesi lo scorso febbraio: “Senza quella iniziativa, la mia candidatura non ci sarebbe stata”, ammette. Sul cospicuo numero di liste a suo sostegno replica: “Io non metto veti […] tutti sono partecipi per la costruzione della Grande Stabia. Ora è il tempo di darsi da fare, non ci possiamo disunire”. La presenza di tanti simboli implica un maggiore rischio di infiltrazioni camorristiche, ma Vicinanza assicura: “Stiamo chiedendo la presentazione di carichi pendenti e casello giudiziario. E saranno tutte inviate alla commissione parlamentare antimafia”.

“La mia coalizione unita per una Grande Stabia”

Riguardo i punti programmatici da sviluppare, grande risalto viene dato alla balneabilità dell’arenile stabiese: “Nei prossimi mesi sia le analisi sull’inquinamento delle acque che della spiaggia ci daranno responsi importanti […] Il recupero della balneabilità sarà uno degli asset strategici per lo sviluppo economico e sociale della città”. Rilanciare la città dal punto di vista turistico diventa quindi cruciale, coinvolgendo anche l’area di Marina di Stabia: “In quell’area sono necessarie strutture connesse al turismo se vogliamo dare un senso alla vocazione naturale del nostro territorio. Nel mio programma ci sono due ‘no’ categorici: […] il ‘no’ alle case a Marina di Stabia […] e il ‘no’ al sottopasso Eav di via Cosenza”.

Una battuta finale viene riservata alle Antiche Terme, simbolo della città ma la cui riapertura richiede ancora tempo: “Dobbiamo cominciare un vero studio sulla qualità delle nostre sorgenti, che purtroppo manca. Con il rifacimento architettonico delle Terme che è in itinere, possiamo iniziare a ragionare sulla gestione di questa risorsa”.

Roberto Calabrese

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