Per ricordare il compianto pugile e maestro di boxe scomparso poco più di un mese fa, sabato 18 maggio, nella palestra della Boxe Vesuviana a Torre Annunziata, dalle ore 17:30, incroceranno i guantoni i pugili della ASD di via Parini in circa 10/12 incontri opposti ad atleti di altre ASD Campane con la collaborazione dell’Apollo Boxe di Caserta e la Boxing Club Castellammare.
Non sarà Memorial, ma solo Trofeo: “Ernesto sarà sempre presente”
Un momento importante a cui i Maestri Zurlo tengono particolarmente: “Per me – dice il Maestro Lucio – e tutta la mia famiglia è doveroso essere i primi a ricordare Ernesto Bergamasco.
Non lo chiameremo Memorial, ma solo Trofeo, per noi Ernesto sarà sempre presente, basta vedere le sue tante foto esposte sui muri della palestra. E’ sempre nei nostri discorsi in palestra e in quelli tra i pugili.
È stato invitato Raffaele Bergamasco per la consegna del trofeo perché è il figlio che ha proseguito la tradizione pugilistica in famiglia come pugile ed ora come Maestro, è a grandissimi livelli nel pugilato e parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024 come ct del Belgio, come lo è già stato per la Nazionale Italiana e la Nazionale Indiana Femminile”.
Ernesto Bergamasco, “l’idolo Bergamasco”
A parlare dell’iniziativa ha continuato poi il Maestro Biagio: “Per tutte le palestre che orbitano nel territorio vesuviano, dalla striscia che va dal napoletano e al salernitano, Ernesto è stato il primo pugile e ha fatto da apripista in ambito internazionale disputando le Olimpiadi di Monaco 72. Anche il primo a combattere e vincere al Madison Square Garden di New York inoltre, è stato uno dei primissimi a disputare il titolo italiano tra i professionisti. Noi l’abbiamo sempre visto come un idolo, per me non era il maestro, ma l’idolo Bergamasco”.
Un legame indissolubile tra le due famiglie che hanno fatto grande la boxe a Torre Annunziata
Tanti gli aneddoti tra le due famiglie che hanno reso grande la boxe a Torre Annunziata. A raccontarli è proprio Biagio Zurlo, con la voce rotta dall’emozione. “Ernesto mi diceva sempre che il maestro Lucio era suo padre e io rispondevo che lui lo era per me. Per 30 anni ce lo siamo detti ogni volta che ci siamo visti.
Dopo il funerale di Ernesto siamo stati tutti molto provati. Mio padre Lucio è stato tre giorni in casa senza venire in palestra, non stava bene. Mia mamma mi chiamò e io andai da lui a casa. Quando mi vide disse piangendo “deve mancare sempre prima il padre e poi il figlio, perché non sono morto prima io e poi è morto mio figlio Ernesto?”.
Biagio Zurlo ha poi concluso: “Sono molto legato a tutti i Bergamasco. Alcune volte mio figlio Lucio si ritrova con il giovane Ernesto Bergamasco, figlio di Gennaro e nipote del maestro. Quando li vedo insieme penso a cosa ha combinato il ring, creando un legame eterno tra le due Famiglie”.
Addio ad Ernesto Bergamasco, il “pugile coi baffoni” dei miei ricordi
Alla manifestazione, prima dei match ufficiali, parteciperanno anche i Giovanissimi under 13 della Boxe Vesuviana. Sicuramente qualcuno vedendoli sul ring penserà “chissà se tra quei bambini ce n’è uno bravo come lo era Ernesto”. 
