Spari per le strade di Napoli: due agguati, quattro feriti

A Secondigliano, gambizzato un 24enne Mariano Errichelli, figlio del boss Antonio detto 'o cinese. A Capodimonte l'altro agguato, uno dei feriti è in gravi condizioni

Quattro uomini sono rimasti feriti nel corso di due diversi agguati nel corso di una serata da far west per le strade di Napoli. Due sparatorie, una a Secondigliano, l’altra a Capodimonte.

A Secondigliano, obiettivo dell’agguato il figlio del boss

Il primo ad essere gambizzato, a Secondigliano, dai colpi del commando criminale composto da due uomini arrivati in sella ad uno scooter, è stato il 24enne Mariano Errichelli, figlio del boss Antonio Errichelli detto ‘o cinese, esponente del clan Licciardi ucciso a 46 anni, il 29 gennaio 2014 in un agguato nel quartiere Secondigliano.

I carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli e della stazione di Secondigliano sono intervenuti presso il CTO di Napoli per il ferimento del 24enne, risultato già noto alle forze dell’ordine. Errichelli è stato ferito alle gambe da un colpo d’arma da fuoco. Non è grave, ma sarà sottoposto ad intervento chirurgico. Ai carabinieri, il giovane non ha fornito particolari utili, limitandosi a ricordare di essere estraneo ad ogni logica criminale e di essere vittima di un agguato senza motivi.

In corso le indagini dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli e della stazione per ricostruire la dinamica, il luogo del ferimento e la matrice.

Secondo agguato a corso Amedeo di Savoia: tre i feriti, uno grave

Poco più tardi gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti presso l’ospedale dei Pellegrini per tre uomini di 56, 57 e 61 anni, tutti con precedenti per reati contro il patrimonio, giunti con ferite d’arma da fuoco. Uno dei feriti è ricoverato in gravi condizioni e in prognosi riservata. Dai primi accertamenti, è emerso che l’agguato è stato consumato in corso Amedeo di Savoia, dove i killer hanno fatto fuoco numerose volte. Decine i bossoli trovati a terra.

Due episodi scollegati o guerra di camorra?

Dinamica dei fatti è in fase di ricostruzione a cura della Squadra Mobile, così come è da chiarire se ci sia un collegamento con il ferimento del 24enne.

Napoli pare essere sull’orlo di una crisi di sicurezza delle più preoccupanti, con una serie di episodi violenti che stanno mettendo a repentaglio la vita dei suoi cittadini, di visitatori e turisti. La facilità con cui le armi vengono impugnate e utilizzate, insieme alla disinvoltura nel fare fuoco, sta trasformando la città in un campo di battaglia urbano, dove ogni angolo può nascondere un pericolo mortale.

Negli ultimi due mesi, Napoli ha assistito a una crescita esponenziale di atti criminali, tra cui stese, agguati, raid e attentati, che hanno coinvolto, quantomeno emotivamente, indiscriminatamente passanti e turisti. Un esempio recente di questa violenza è quello accaduto a Fuorigrotta, nei pressi di un parco giochi per bambini, che vide il ferimento di una donna che aveva accompagnato il figlio alle giostrine.

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