Il “Giro d’Italia” tinge di rosa Napoli. Oggi riposo e martedì il via da Pompei

Luendì 13 primo giorno di riposo. Si ripartirà martedì 14 da Pompei per raggiungere Cusano Mutri (Bocca della Selva) dopo 142 km

Napoli si è tinta di rosa con la carovana dei “girini” che ha toccato il capoluogo campano per il terzo anno di fila registrando un enorme successo di pubblico. Si è conclusa poco dopo le 17 di ieri, a Rotonda Diaz, la nona tappa Avezzano-Napoli. Dopo 212 chilometri e meno di 5 ore, all’ultima pedalata ha vinto il giovane olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike) che, col tempo di 4:44:52, ha beffato per mezza ruota l’italiano Jonathan Milan, che si è dovuto accontentare del secondo secondo posto. Terzo il colombiano Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates).

Tappa per nulla facile con tanti tentativi di fuga

Corsa movimentata da diverse azioni negli ultimi chilometri: prima ci prova Alaphilippe, poi il tentativo di Narvaez ripreso proprio negli ultimi metri. Spettacolo Pogacar: la maglia rosa decisiva nel finale nel tirare il gruppo alla rincorsa di Narvaez, lo sloveno anche in versione gregario per il suo compagno Molano (terzo oggi). In classifica generale Pogacar precede Martinez di 2’40” e Geraint Thomas di 2’58”.

Si è conclusa così la prima parte dell’edizione numero 107 della “Corsa Rosa”, una prima parte che ha un solo nome, quello del corridore sloveno dell’UAE team Emirates. “L’inizio del Giro è andato secondo i piani”, ha detto Pogacar che non solo non si nasconde, ma gioca a fare il “cannibale”.

Pogacar il “cannibale”

Lo straordinario stato di forma del leader della corsa, gli ha consentito di vincere tre tappe (Oropa, cronometro di Perugia e Prati di Tivo). Un dominio totale, quello di Pogacar. Chi ha provato a stargli dietro, leggi Ben O’Connor, ne ha pagato le spese. A meno di situazioni clamorose, che però lo sport può sempre regalare, da qui all’arrivo di Roma il rischio è di continuare a vedere lo stesso film con due corse diverse. La prima, in solitaria, del corridore dell’UAE, poi la corsa dei terrestri con i vari Thomas, Martinez. Corsa, questa, a cui non parteciperà il capitano dell’Astana Qazaqstan Team, Alexey Lutsenko che si è ritirato prima della tappa di Napoli a causa di un cattivo stato di salute.

Gli italiani in gara

Milan ha portato a casa una vittoria di tappa, ad Andora, e due “rimpianti” visto che è stato beffato a Fossano e a Napoli. Il velocista della Lidl Treck ha sulle spalle la maglia ciclamino. Sorrisi per Antonio Tiberi. La promessa azzurra della Baharain Victorius ha lanciato ottimi segnali nella crono di Perugia e nella tappa di Prati di Tivo certificando le speranze di poter arrivare a un buon piazzamento finale. Al momento Tiberi è sesto staccato di oltre 4′ dal “cannibale” Pogacar. Bene anche Lorenzo Fortunato che è settimo.

Le parole dei protagonisti

Il vincitore di tappa, Olav Kooij

“La mia prima vittoria di tappa in un Grande Giro era quello che cercavo, al termine di una settimana difficile e sfortunata per la nostra squadra”. Così il vincitore di tappa, Olav Kooij, al termine della frazione odierna giunta a Napoli.

“Non eravamo sicuri di riuscire a prendere i corridori in fuga, ma la squadra si è impegnata. I ragazzi – ha detto il vincitore – mi hanno messo in una posizione ideale. È stata dura, ma volevo davvero questa prima vittoria in un Grande Giro e spero che ce ne siano molte altre in futuro”.

Pogacar padrone del Giro: “Un po’ di pizza renderà il tutto più piacevole”

La Maglia Rosa Tadej Pogacar aggiunge: “Non sono diventato un ultimo uomo per le volate, ma ho voluto lavorare per Molano. Non ha vinto, ma il terzo posto è un buon risultato e sono stato felice di aiutare un amico.

Ho un buon vantaggio prima del primo giorno di riposo. È bello passarlo a Napoli. Abbiamo già visto scenari bellissimi dall’inizio del Giro. Un po’ di pizza renderà il tutto più piacevole prima di riprendere la corsa martedì”.

Lunedì riposo e poi si riparte da Pompei

Luendì 13 primo giorno di riposo. Si ripartirà martedì 14 da Pompei per raggiungere Cusano Mutri (Bocca della Selva) dopo 142 km. Sarà arrivo in salita, il “rischio” è che possa essere ancora una volta Pogacar a monopolizzare la gara.

Intanto Pompei si prepara ad essere invasa dai ciclisti Rosa.

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