Pompei: Scavi, Santuario e “Giro d’Italia in 150 foto”

Una giornata che ha visto le strade e le piazze di Pompei  trasformate dai colori della grande manifestazione ciclistica giunta alla sua 107esima edizione

Colori, folla e grande sport a Pompei che per un giorno, oltre che per gli Scavi e per il Santuario mariano, è diventata anche la città del Giro d’Italia. Due giorni di immersione nel rosa dato che la città è stata, già dal lunedì di riposo per i ciclisti, invasa dagli stand e da tutta l’organizzazione della corsa.

Tappa numero 10, la Pompei-Bocca della Selva, 14 maggio 2024. Una giornata che ha visto le strade e le piazze di Pompei  trasformate dai colori della grande manifestazione ciclistica giunta alla sua 107esima edizione. Una mattinata intensa. L’arrivo dei pullman delle squadre a piazza Falcone e Borsellino, assaliti da centinaia di tifosi dello sport delle due ruote, tantissimi in tenuta da ciclista e in bici. Squadre intere di amatori, giovani e meno giovani, padri e figli assiepati intorno al pullman della UAE Emirates per rubare un’immagine del campionissimo di questi anni, e anche dei prossimi, Tadej Pogačar.

In piazza Bartolo Longo il palco per la presentazione delle squadre e per la punzonatura. Lo speaker che annuncia il nome dei campioni e la folla che li saluta con applausi ed incitamenti. Tutti, proprio tutti i ciclisti, carichi di applausi.

Perchè per gli appassionati del ciclismo non fanno differenza tra italiani e stranieri, ma tra campioni, cannibali, infaticabili titani delle salite e della fatica e gli altri, tutti gli altri infaticabili titani delle salite e della fatica, eroi dei pedali in imprese indimenticabili, di fughe d’altri tempi, di arrivi con le mani sul casco come a non credere dell’impresa appena compiuta. Proprio come ha fatto oggi, ai quasi 1400 metri di altitudine, il giovane francese Valentin Paret-Peintre.

Da Pompei, da via Sacra, proprio sotto Palazzo De Fusco, sede del Comune, è partita la gara con in prima fila le quattro maglie simbolo del giro: la rosa, la ciclamino, ma anche quella azzurra e quella bianca. E al via sancito dal sindaco Carmine Lo Sapio il saluto della città ad una festa di popolo, allo sport che viene tra la gente.

Un giro verso gli Scavi per salutare la città antica e poi di nuovo in quella nuova per attraversare le strade intorno alla piazza del Santuario e poi via verso l’arrivo imboccando via nolana e facendo scattare il cronometro, dopo la passerella cittadina, al chilometro zero nei pressi del cimitero di Pompei. E proprio a quel punto il direttore di gara ha dato il via ufficiale con tanto di bandiera al gruppo dei 172 “girini“.

Partenza al km zero in via Nolana – foto di Carlo Avvisati

In pochissimi minuti tutto è svanito, la macchina del Giro d’Italia non può fermarsi e allora, mentre gli atleti accendevamo gli animi dei tifosi, i tecnici e gli operai hanno fatto sparire tutto da Pompei per correre ad organizzare nella successiva città di partenza ancora una festa, quella in rosa che attraversa l’Italia.

Gennaro Cirillo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteTragedia a Marigliano, incidente mortale: 46enne perde la vita
SuccessivoEic, Luca Mascolo nominato vicepresidente di Anea
Da sempre abituato a vivere con il Gazzettino vesuviano in casa, giornale fondato pochi anni dopo la sua nascita dal padre Pasquale Cirillo. Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1990, ricorda come suo primo articolo di politica un consiglio comunale di Boscotrecase, aveva 16 anni. Non sa perchè gli piace continuare a fare il giornalista, sa solo che gli piace, e alle passioni non si può che soccombere. "Il mestiere più bello del mondo".