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Incidenti lavoro: Scafati, operaio 22enne ucciso da lastra d’acciaio

Stava sollevando, con una carrucola, alcune lastre in acciaio quando una di queste l’ha travolto e gli ha tagliato la gola. E’ questa una prima ricostruzione di un incidente sul lavoro, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Scafati, che è costato la vita a un giovane di 22 anni.

L’incidente mortale è avviato in via Pietro Melchiade

La ricostruzione esatta di quanto avvenuto è affidata allo Spsal (Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro). Secondo quanto si apprende, l’operaio era impegnato nei lavori di rifacimento della facciata di un condominio in via Pietro Melchiade, nel centro cittadino di Scafati.

Scattato l’allarme, sul posto sono giunti i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore e della Tenenza di Scafati. In corso accertamenti sulla esatta posizione lavorativa del giovane.

Il post del sindaco Pasquale Aliberti

Il lavoro è vita, non può essere morte o dolore. Un pensiero e una preghiera per il giovane vittima di un incidente sul luogo di lavoro” ha scritto sui social il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, dopo l’incidente.

Capone, Ugl: “Insopportabile continuare a vedere allungarsi la lista dei morti sul lavoro”

Una tragica dinamica che purtroppo si ripete troppo spesso. Il ragazzo, di 22 anni, è morto con una dinamica che lascia tutti sotto shock. L’Ugl si stringe alla famiglia e alla comunità della vittima che da oggi deve fare i conti con una perdita dolorosa“. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. “Crediamo che sia altresì insopportabile continuare a vedere allungarsi la lista di nomi di persone che hanno perso la vita sul lavoro.

Riteniamo che investire sulla formazione alla sicurezza, a qualsiasi livello e fin dalla scuola, sia un modo per arginare il rischio del ripetersi di simili tragedie. L’Ugl chiede altresì di inasprire le sanzioni per tutti coloro che non rispettano o non fanno rispettare le norme di sicurezza pensate per tutelare il diritto al lavoro che deve anche essere diritto alla vita“, ha concluso Capone.

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