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Misteriosa morte del neonato di Torre del Greco: tre medici indagati

Sarebbe stato ucciso da una infezione in appena tre giorni di vita il piccolo Antonio, deceduto all’ospedale Monaldi di Napoli la scorsa settimana dopo il parto alla clinica Villa Stabia di Castellammare e un primo ricovero all’ospedale San Leonardo.

Dopo la denuncia, indagati tre medici

Le Procure di Napoli e Torre Annunziata hanno aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia, dopo la denuncia ai carabinieri presentata dai genitori. Ad essere indagati, tre medici. Il ginecologo che ha seguito la mamma durante la gravidanza, il responsabile del Nido della divisione di Ostetricia e Ginecologia della Clinica Stabia di Castellammare, dove Antonio è venuto alla luce, e un pediatra di San Giorgio a Cremano.

L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per dare modo ai tre medici di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti tecnici non ripetibili.

Il piccolo Antonio godeva di ottima salute alla nascita, ma qualcosa non è andata per il verso giusto

Secondo la ricostruzione, il piccolo Antonio è nato con un parto naturale dopo 41 settimane di gestazione e il parto era riuscito. Il bimbo godeva di ottima salute ed era stato sottoposto a un’accurata serie di test a cui aveva risposto perfettamente, e mangiava regolarmente. Ma già il giorno successivo, però, era sopraggiunta una febbre molto alta, causata da una misteriosa infezione batterica.

In un primo momento era stata trasferito al vicino Ospedale stabiese con febbre sopra i 40, dove è stato ricoverato in gravi condizioni, già con convulsioni, tachicardia, problemi respiratori e anche emorragie interne. Condizioni tanto gravi e compromesse che, dopo l’ulteriore trasferimento a Napoli, lo hanno stroncato in ospedale, gettando nella disperazione i suoi genitori, una coppia di Torre del Greco che, non riuscendo a capacitarsi della tragedia ha presentato un esposto.

Indagini ed esame autoptico per stabilire le responsabilità della tragedia

La Procura di Napoli, per il tramite del Pubblico Ministero Federica D’Amodio, dopo aver aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario per la morte del neonato avvenuta mercoledì 15 maggio all’ospedale Monaldi, appena tre giorni dopo la nascita, e disposto l’autopsia eseguita.

L’inchiesta in corso dovrà stabilire se vi siano responsabilità mediche nelle circostanze che hanno condotto alla tragedia del piccolo Antonio. La comunità attende con ansia risposte e giustizia per questa dolorosa perdita.

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