Faremo vincere lo Stato sulla criminalità organizzata, sul degrado, sull’abbandono e la rassegnazione. Certo che è un imperativo gravoso, ma è quello che gli italiani si aspettano da noi ed è quello che faremo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’inaugurazione del centro sportivo a Caivano.

Una passerella di tanti esponenti del governo che una volta tanto non è fine a se stessa, non è una passerella sulle “promesse”, ma su fatti concreti, su una risposta netta e tangibile dello Stato che è intervenuto e ha fatto. C’è ancora tanto da fare? Certo, ma per il momento Caivano comincia da essere una prima “vittoria”.

Ampio e dettagliato l’intervento della Premier che non ha risparmiato bordate alla politica che l’ha preceduta e soprattutto a quella regionale e locale.

Stato può fare differenza e riaccendere la speranza

“Il messaggio di oggi è che lo Stato può fare la differenza, le istituzioni possono fare la differenza e mantenere i loro impegni. Lo Stato e le istituzioni qui si sono comportante come dovrebbero comportarsi sempre: si sono resi conto di un problema, sono stati chiamati da un cittadino a rendersi conto di un problema, hanno proposto una soluzione e l’annuncio non è caduto nel vuoto. Quell’annuncio è diventato un fatto che i cittadini possono vedere, toccare, vivere”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha aggiunto: “Questo vuol dire riaccendere la speranza in quei territori dove troppo spesso si è pensato che di speranza non potesse essercene”.

Qui istituzioni avevano fallito, noi abbiamo scommesso

“Siamo partiti da un orrore, l’orrore indicibile della violenza perpetrata dal branco su due bambine innocenti, alle quali è stato strappato tutto, vittime di un crimine che toglie il fiato. Siamo partiti da quell’orrore e dal fallimento delle istituzioni che quell’orrore raccontavano, perché qui le istituzioni non erano riusciti a difendere i più deboli e fragili, la prima cosa che compete loro”.

Poi ha continuato aggiungendo: “Quando è accaduto questo orrore padre Maurizio Patriciello mi ha scritto. Lo conoscevo per le sue gesta, mi ha detto ‘vieni qui a vedere i dannati del Parco Verde di Caivano’. Io ho deciso di fare esattamente questo, sono venuta qui al Parco Verde. Non ci siamo limitati alla condanna doverosa e alla solidarietà ma abbiamo detto cosa le istituzioni avrebbero fatto per evitare che accadesse di nuovo. Abbiamo fatto una scommessa impegnativa, che le istituzioni in passato avevano preferito non fare perché era rischioso”.

Orgogliosi di aver portato la gioia delle cose normali

“Qui a Caivano siamo orgogliosi di aver portato anche la speranza e la gioia delle cose normali, direi banali”. Poi ha raccontato un episodio: “Sono stata colpita, mesi fa, dal video di una mamma che poteva portare il figlio al parco ed era felice di fare qualcosa che, per la maggior parte di noi, è la cosa più normale del mondo. Qui mancavano le cose più banali. Le abbiamo riportate, abbiamo riportato il parco giochi, l’asilo comunale, più docenti nelle scuole, un centro dove poter stare insieme, fare sport, fare comunità, respirare il bello della vita”.

L’ex Delphinia, ha sottolineato Meloni, “era il simbolo più significativo del degrado di questo territorio. Abbiamo detto che sarebbe stato bonificato e ricostruito entro maggio: oggi è 28 maggio, abbiamo mantenuto quell’impegno. Lo abbiamo fatto grazie al lavoro della struttura commissariale, di Sport e Salute, dell’Esercito e delle amministrazioni e degli uffici che hanno fatto la loro parte. Ringrazio anche le aziende private che hanno scelto qui di fare beneficenza, di partecipare con quello che potevano fare. Qui c’era solo degrado e oggi sorge un centro polifunzionale dedicato a sport, arte e natura”.

Meloni a De Luca, questa è passeggiata? Continueremo a passeggiare

L’intervento della Premier alla riapertura del centro sportivo che da oggi è intitolato a Pino Daniele, si è concluso, rivolgendosi al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca seduto in platea. “Dico senza polemica al presidente De Luca che ieri diceva di questa visita che era una passeggiata del governo. Se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati, avremmo una politica più rispettata dai cittadini. Continueremo a passeggiare e faremo di Caivano un modello per la nazione intera, esporteremo questo modello in molte altre Caivano d’Italia”.

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