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Castellammare di Stabia: case abusive su una villa romana, scatta il sequestro

Villa Arianna - Castellammare di Stabia: case abusive su una villa romana, scatta il sequestro

La polizia municipale di Castellammare di Stabia, in collaborazione con i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata distaccati presso la Procura oplontina, ha sequestrato questa mattina un’area adiacente alla zona archeologica di Stabia. Il sequestro è stato eseguito in conformità con un decreto preventivo emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura, per il reato di invasione di terreni o edifici.

L’area sottoposta a sequestro è di proprietà del Demanio

Gli immobili sequestrati, situati al civico 3 di via Passeggiata Archeologica, sono stati costruiti abusivamente da privati senza alcun titolo autorizzativo. “Gli edifici sono stati realizzati in epoche diverse e risultavano già oggetto di un’ordinanza comunale di rimozione, alla quale non era stata data ottemperanza”, ha spiegato il procuratore Nunzio Fragliasso. L’area sottoposta a sequestro è di proprietà del Demanio ed è parte del Parco Archeologico di Pompei.

L’area sequestrata era delimitata da un muro costruito sopra un antico muro romano

Durante i sopralluoghi della polizia giudiziaria e dei funzionari del Parco Archeologico di Pompei, è emerso che l’area sequestrata era delimitata da un muro di cinta, costituito da blocchi di lapilcemento e una rete metallica, costruito sopra un antico muro di epoca romana.

Si tratterebbe, come riscontrato dai saggi eseguiti durante uno dei sopralluoghi di “mura antiche in opera reticolata nella parte inferiore e con imposta superiore ad archi rovesci in blocchetti di tufo rettangolari”. Secondo le analisi delle planimetrie e delle immagini d’archivio conservate presso il Parco Archeologico di Pompei, questo muro romano è identificabile con quello che delimitava uno dei lati della Villa del Pastore, attualmente interrata. L’intera superficie risulta interessata da numerosi altri abusi edilizi, oltre a quelli oggetto del sequestro.

Situazione aggravata da ampio sversamento di rifiuti

La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di rifiuti depositati in maniera incontrollata nell’area. “Gli abusi edilizi accertati sono stati realizzati su un’area di proprietà del Demanio, Parco Archeologico di Pompei, in assenza di titoli, in zona sismica, soggetta a vincolo paesaggistico,” ha specificato la Procura di Torre Annunziata. “In questa zona, qualsiasi intervento privato o pubblico di edificazione, sbancamento, movimento di terra, terrazzamento o di azione nel sottosuolo, è soggetto al preventivo nullaosta da parte della Soprintendenza archeologica di Pompei.”

Le opere abusive e l’area in questione sono ora state affidate in custodia al Parco Archeologico di Pompei, per garantire la protezione e la salvaguardia del prezioso patrimonio archeologico. La polizia municipale e i carabinieri continueranno a monitorare la zona per prevenire ulteriori abusi e garantire il rispetto delle normative vigenti.

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