Gragnano, ciliegia in Arte: 27 anni di Sagra

Parteciperanno alla conferenza: Giacomo Miola, vicepresidente di Slow Food Italia; Angelo Lo Conte, presidente di Slow Food Campania; Daniela Cennamo, responsabile Slow Food Presidi Campani; Nello D'Auria, sindaco di Gragnano

Ciliegia in Arte: 27 anni di Sagra, il 3 giugno conferenza stampa di presentazione della rassegna per celebrare il nuovo Presidio Slow Food

“Ciliegia in Arte – Ciliegie, arte, cultura, musica – 27 anni di Sagra della Ciliegia”: la rassegna sarà presentata nel corso di una conferenza stampa che si terrà il 3 giugno 2024 alle ore 18 e 30 presso l’aula consiliare del Comune di Gragnano. Si tratta di un momento storico per l’intera città di Gragnano, in quanto celebra l’importante riconoscimento della ciliegia dei Monti Lattari come nuovo Presidio Slow Food.

Parteciperanno alla conferenza: Giacomo Miola, vicepresidente di Slow Food Italia; Angelo Lo Conte, presidente di Slow Food Campania; Daniela Cennamo, responsabile Slow Food Presidi Campani; Nello D’Auria, sindaco di Gragnano

Alle pendici dei Monti Lattari, tra le colline che circondano Gragnano e Pimonte, il microclima è perfetto per la crescita della ciliegia Somma, una varietà antica e saporita, caratterizzata da dimensioni straordinarie e un inconfondibile colore rosso che vira al bianco verso la punta. La ciliegia Somma dei Monti Lattari è da sempre la regina del borgo medioevale di Castello, storico areale di coltivazione nel comune di Gragnano.

Pochi agricoltori custodi hanno conservato gli impianti tradizionali, alcuni alti più di 15 metri, e la raccolgono tra fine maggio e inizio luglio con lunghe scale e grande abilità. La tecnica di “insaccare” le ciliegie, disposte a piramide dopo aver staccato i piccioli uno per uno, è una tradizione unica che permette di mantenere i frutti freschi più a lungo.

Simone Lucchisani, responsabile del neonato Presidio, spiega: “L’area bassa di Gragnano è tradizionalmente vocata alla produzione di pasta, mentre la zona collinare a ridosso delle montagne è apprezzata per le produzioni ortofrutticole, in particolare per le ciliegie. Nel borgo medioevale di Castello, l’areale storico di coltivazione, le ciliegie trovano la perfetta esposizione, mite ma ventilata”.

Negli anni ‘80 del secolo scorso, la ciliegia dei Monti Lattari ha rischiato di scomparire a causa della diffusione di varietà migliorate provenienti dalla Turchia e dello spopolamento delle aree interne. Tuttavia, pochi impianti specializzati di ciliegi, presenti in setti promiscui e tradizionali, sono sopravvissuti grazie all’impegno degli agricoltori locali.

Unica e inconfondibile è anche la tradizione di “insaccare” le ciliegie, disporle a piramide per mantenerle fresche più a lungo. Se nel tempo le dimensioni delle confezioni sono cambiate – una volta si componevano grandi cumuli, oggi cassette di 4-5 chili o vaschette – invariata è l’arte di staccare i peduncoli di ciascuna ciliegia, a mano e con accortezza, prima di sistemare i frutti. Il gruppo locale di Slow Food è stato tra i promotori del rilancio della ciliegia e oggi spera che il Presidio possa contribuire a promuovere la zona e aprirla a nuovi sviluppi turistici, facendo rete con i ristoratori e i pasticcieri locali. La ciliegia Somma, buonissima fresca ma facilmente deperibile, è infatti tradizionalmente trasformata in confetture.

Il riconoscimento della ciliegia Somma dei Monti Lattari come Presidio Slow Food è un passo fondamentale per la tutela e la valorizzazione di questo frutto straordinario. La raccolta della ciliegia va dalla terza decade di maggio fino ai primi di luglio.

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