A pochi mesi dalla sua inaugurazione il Museo Multimediale delle Acque Campane (MUMAC), avente sede a Sant’Anastasia in provincia di Napoli, ottiene già il primo importante riconoscimento, con l’ingresso nella WAMU-NET, la Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua.
La Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (Global Network of Water Museums – WAMU-NET) è una “iniziativa faro” del Programma Idrologico Intergovernativo (IHP) dell’UNESCO volta a promuovere il valore dei patrimoni relativi all’acqua, sia culturali che naturali, nell’ambito dell’Agenda 2030.
Fondata nel 2017 con sede a Venezia, la rete, in costante crescita, oggi comprende numerosi musei e istituzioni in tutto il mondo che raggiungono complessivamente un bacino di circa 30 milioni di visitatori all’anno. In Italia i musei aderenti alla rete sono già 21, cui si aggiunge il Museo Multimediale delle Acque Campane (MUMAC) di Sant’Anastasia. Il percorso museale, realizzato dall’Associazione Terre di Campania APS all’interno della cittadella mariana di Madonna dell’Arco, è un innovativo luogo educativo dedicato alla conoscenza dell’acqua come preziosa sostanza e risorsa inestimabile del nostro territorio.
In esso l’arte si fonde con il digitale: mappe e contenuti interattivi, opere e reperti, percorsi immersivi e laboratori didattici compongo l’offerta del museo, nato per sensibilizzare alla tutela della nostra primaria fonte di vita, attraverso la conoscenza dei meravigliosi luoghi legati all’acqua della nostra regione, quali fiumi, laghi, cascate, fontane e acquedotti. La possibilità di partecipare a laboratori a tema scientifico o artistico, soprattutto per scolaresche o gruppi familiari, completa l’offerta del museo.
Tecnologia ed espressioni artistiche, unite all’esperienza laboratoriale, fanno del Museo Multimediale delle Acque Campane un percorso unico, da vivere per conoscere e apprezzare l’acqua come risorsa indispensabile e preziosa per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente. Un bene comune che troppo spesso viene dato per scontato, risorsa fondamentale, talvolta poco saggiamente sprecata, inquinata e non tutelata.