Catello Maresca al Primo Circolo di Pompei: “Lo Stato vince sempre”

"La scuola può fare tanto per la crescita e la formazione dei cittadini del futuro, per acquisire nuove consapevolezze e sviluppare uno spirito critico, proponendo modelli alternativi a quelli propagandati da alcune serie tv e diffusi su molti social"

Nel mese in cui si celebra la Giornata della Legalità, gli alunni del Primo Circolo didattico di Pompei hanno partecipato all’incontro con l’autore del libro “Lo Stato vince sempre”, il magistrato antimafia Catello Maresca, venerdì 31 maggio 2024.

Dal 2021 Giudice della Corte d’Appello di Campobasso, Catello Maresca è stato sostituto procuratore, dal 2007 al 2018, presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura Generale di Napoli, dirigendo le operazioni che hanno portato, appunto, all’arresto del latitante Michele Zagaria, ma anche alle principali inchieste contro la mafia casalese. Vive sotto scorta da sedici anni perché minacciato di morte, per le sue indagini investigative, dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso.

Il titolo del libro, da cui prende spunto l’incontro pompeiano, riprende la frase pronunciata dal boss dei casalesi Michele Zagaria, al momento della sua cattura, alla quale le indagini di Maresca diedero un contributo essenziale.

“Una vita senza vita”, l’arresto di Michele Zagaria

Maresca infatti è stato primo attore del pool che il 7 dicembre 2011, dopo sedici anni di latitanza, arrestò il capo di uno dei clan più pericolosi al mondo. Ai giovanissimi studenti della scuola pompeiana, il magistrato ha raccontato della cattura spettacolare di Zagaria, nel bunker dove era rintanato. Zagaria viveva, infatti, relegato sotto terra, senza vedere il sole, senza prendere aria, una vita in pratica, senza vita. E il racconto di questa esistenza buia, triste e paradossalmente piena di paure, ha coinvolto molto i ragazzi presenti, infondendo loro la consapevolezza che la realtà è molto diversa, addirittura opposta a quella che gli stessi criminali tendono a far credere che sia.

La mafia può essere sconfitta

Partendo da questa straordinaria operazione Catello Maresca ha voluto trasmettere il messaggio che la mafia può essere sconfitta, ma solo se lo Stato è forte e unito e se la società civile si impegna a diffondere la cultura della legalità.

La lotta al crimine non può prescindere dalla promozione tra i giovani di una sana cultura che riscopra i valori della giustizia e del merito. “Lo Stato vince sempre” grazie all’impegno di magistrati come Falcone, Borsellino, Maresca, di poliziotti come Manganelli e Pisani, di giornalisti come Siani. Ma tutto rimane vano se non si riesce, nelle famiglie e nelle scuole a promuovere realmente la legalità e il rispetto delle regole.

 

Con gli alunni della scuola pompeiana un dialogo diretto, spontaneo e costruttivo, quasi paterno

Legalità, Giustizia e Libertà sono state le domande su cui gli alunni della scuola pompeiana hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con Maresca attraverso un dialogo diretto, spontaneo e costruttivo. Il magistrato, con un atteggiamento familiare, quasi paterno, ha fatto una potente ricostruzione narrativa del fenomeno della mafia, riuscendo ad essere chiaro e allo stesso tempo di semplice comprensione a fronte di concetti e fatti altamente complessi. Ha parlato di comportamenti e azioni che possono definirsi mafiose e soprattutto ha chiarito che l’unica strada è quella del rispetto delle regole.

Famiglia e scuola per uno stile di vita “sano”

La Legalità, per il Magistrato, altro non è che l’insieme di regole che vanno rispettate a partire dalla famiglia per poi continuare nella scuola, perché la legalità dovrà essere il principio cardine da portare sempre con sé. Essa “deve” diventare uno stile di vita “sano” in un ambiente “bello”, che proprio in tenera età bisogna cominciare a seguire. Bisogna parlare delle Mafie, ha ribadito Maresca, come asseriva lo stesso Falcone; parlarne per affrontarle prima che si presentino a riscuotere la loro forza dalla nostra paura. La legalità, la mafia sono certamente tematiche pesanti ma che vanno affrontate da subito con una metodologia attenta e leggera, ma mai trascurate.

All’incontro, moderato dalla docente Agnese Serrapica e salutato dal dirigente scolastico Prof.ssa Carmen Guarracino, hanno partecipato anche il Luogotenente dei Carabinieri e comandante della stazione di Pompei, Angelo Esposito, mentre a rappresentare ancora un’altra aspetto della legalità, l’avvocato Deborah Langella.

La preside Carmen Guarracino: “Occorre operare anche sul fronte della diffusione della cultura della legalità”

Siamo molto orgogliosi di aver ospitato il dottor Maresca” ha sottolineato la Preside Guarracino. “Come afferma il dottor Maresca nel suo libro, “Lo Stato vince sempre”, occorre operare non solo combattendo contro il cancro della criminalità organizzata, ma anche sul fronte della diffusione della cultura della legalità. La scuola, come istituzione e luogo privilegiato – ha aggiunto Guarracino – può fare tanto per la crescita e la formazione dei cittadini del futuro, per cui è determinante stimolare già da questa età pratiche virtuose e creare occasioni di confronto che siano un arricchimento per acquisire nuove consapevolezze e sviluppare uno spirito critico, proponendo modelli alternativi a quelli propagandati da alcune serie tv e diffusi su molti social. Modelli che, troppo spesso, fruiti da bambini e ragazzi troppo giovani, rischiano di creare falsi miti e pessimi esempi”.

Gennaro Cirillo

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