Nel corso degli ultimi decenni, il principio attivo del CBD o cannabidiolo ha iniziato a comparire sempre di più all’interno di diversi industrie; tra queste quella in cui probabilmente ha fatto più parlare di sé è l’industria del benessere e della bellezza.

Tra creme, balsami, oli e  capsule, il cannabidiolo ha dato dimostrazione di essere capace di reinventarsi in tantissimi modi diversi, diventando un principio attivo sorprendente per versatilità e duttilità.

Perché il CBD piace così tanto?

Il cannabidiolo è un composto non psicoattivo che si può ricavare da un grande numero di vegetali tra cui, principalmente, la pianta della cannabis. A differenza del tetraidrocannabidiolo, noto anche con il nome di THC, il CBD è sprovvisto di effetti psicoattivi e invece attraverso la sua interazione con il sistema endocannabinoide del corpo umano ha effetti rilevanti per il benessere della persona.

In ambito medico, ad esempio, viene valutato molto come potenziale strumento per alleviare le infiammazioni, ridurre i rossori o quietare le sensazioni dolorose, risultando quindi particolarmente interessante in tante situazioni diverse. Alcuni esempi nobili possono essere inquadrati in condizioni della pelle come acne, psoriasi ed eczemi, tutti in qualche maniera mediati dall’utilizzo del CBD.

Il meglio di sé, però, la molecola lo dà nel campo del benessere e della bellezza; questo perché essa ha proprietà antiossidanti che sono molto utili per combattere i segni dell’invecchiamento.

Che tipo di prodotti al CBD scegliere?

Come abbiamo anticipato in apertura, uno dei vantaggi del CBD è il suo essere un principio attivo particolarmente duttile che è utilizzabile in tantissime “forme” diverse. Dal vapore generato da un prodotto come l’Arizer Solo 3, a capsule da ingerire passando per poi tutte le forme farmaceutiche tipiche del prodotto di bellezza.

L’applicazione di prodotti al CBD sulla pelle può essere mediata attraverso oli, tinture, creme, balsami e altre tipologie di rimedi ad applicazione topica. In questo caso la scelta dei prodotti deve essere mediata da una combinazione di fattori come la reputazione del brand e, sopratutto, la percentuale di CBD contenuta in essi.

Come integrare i prodotti al CBD all’interno della propria routine

Sulla base del prodotto che si è acquistato è necessario modificare in una maniera o l’altra la propria routine di skincare.

Detergenti e tonici, ad esempio, dovrebbero essere utilizzati per primi per andare a rimuovere le impurità nel mentre si lenisce la pelle; tutto questo da il meglio di sé se effettuato durante il corso della mattina, così da preparare la propria epidermide alla lunga giornata che si prospetta.

Sieri e oli, invece, grazie alla loro concentrazione maggiore di CBD vanno integrati durante la routine quotidiana, dopo la pulizia del viso ma prima dell’idratazione: attraverso l’effetto del principio attivo si può andare a diminuire l’entità delle infiammazioni in corso.

Creme e creme idratanti, invece, vanno utilizzate durante la fase finale della skincare per cercare di trattenere all’interno della pelle l’acqua reintegrata in precedenza; in questo caso il CBD continua a fornire un effetto anti infiammatorio andando a diminuire i rossori della pelle e minimizzando eventuali dolori. Questo passo è comunque fondamentale all’interno di una routine di skincare perché attraverso una corretta idratazione e attraverso una corretta mistura di antiossidanti è possibile proteggere la pelle dai fattori ambientali, rallentando il processo di invecchiamento.

Dulcis in fundo ci sono le maschere, che però non sono adatte a tutte le situazioni e sono indicate principalmente quando il CBD è necessario per arginare i sintomi di condizioni come acne, psoriasi o eczemi.

Come ottimizzare la propria skincare routine

Prima di iniziare a incorporare prodotti mai sperimentati prima all’interno della propria routine di bellezza, è necessario prendere alcuni precauzioni e ragionare su come effettuare al meglio l’integrazione senza incorrere in effetti negativi di qualche tipo.

Ad esempio la primissima cosa da fare è senza dubbio l’esecuzione di un piccolo test col prodotto su una piccola parte di pelle. In questa maniera è possibile capire qual è la reazione della propria pelle al CBD come principio attivo e, in caso di rossori bizzarri, evitare di eseguire la routine completa cercando un prodotto più adatto alle proprie necessità. Solitamente questo genere di testi si fa utilizzando una piccola parte di prodotto in zone poco esposte del corpo, come la parte interna del polso o la zona dietro l’orecchio; se in 24/48 ore non compare alcun tipo di irritazione o reazione allergica allora  si può stare tranquilli e proseguire.

Poi, altro elemento da tenere in considerazione: è importante essere costanti. Questo perché la pelle, esattamente come ogni altro organo del corpo umano, tende a reagire correttamente agli stimoli una volta una volta che ha fatto l’abitudine. Per questo motivo, che si utilizzi un siero o una crema idrante al CBD, l’importante è applicarla due volte al giorno come parte di un più esteso regime di cura della pelle (ecco una guida sul tema).

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