Questa sera Torre Annunziata non ha ancora un sindaco, ma ha alcune certezze. La prima e non bisogna mai sottovalutare nessuno, seconda è che bisognerà tornare a votare per il turno di ballottaggio domenica 23 e lunedì 24 giugno (in questo caso i seggi sono aperti dalle ore 07 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì).
L’analisi del voto: qualche errore di valutazione
Ad analizzare il voto di questo primo turno a Torre Annunziata, c’è un minor numero di consensi, rispetto a quelli stimati, dal centrosinistra, per il proprio candidato Corrado Cuccurullo e forse un comunque consistente consenso per Carmine Alfano che si è piazzato a meno di otto punti percentuali sotto.
Ma il dato che più di tutti ha determinato il risultato a fine spoglio è certamente l’ottimo risultato di Oplonti Futura che con il 14,47 per cento ha sparigliato i conti soprattutto del centrosinistra.
Oplonti Futura seconda lista cittadina appena dopo il Pd
La prima lista a Torre Annunziata risulta essere quella del Partito Democratico con una percentuale che sfiora 11 per cento: 10,9. Subito dietro la compagine rivelazione di questa tornata comunale, quella del giovane candidato sindaco Lucio D’Avino che con la sua Oplonti Futura, come lista, raccoglie un sostanzioso 10,84%. A seguire i pentastellati con 10,06% di consensi; Fare Democratico con il 9,90%; Torre Annunziata Libera con il 9,18 e Area socialista al 6,27%.
Dai dati finali si evince che i primi due, che andranno al ballottaggio, sono anche i due sindaci bocciati dall’elettorato che ha votato le liste, ma ha disgiunto il voto votando un altro candidato. E mentre per quel che riguarda Cuccurullo, che ha riportato un risultato come “sindaco” del 41,33%, lo scollamento dalle proprie liste è di circa mezzo punto percentuale, per il candidato del centrodestra, Alfano, i numeri dicono che si tratta di una bella batosta. Il popolo di centrodestra ha votato, ha assegnato alla coalizione il 37,05%, ma poi non tutti hanno gradito il candidato sindaco, assegnandogli solo il 33,75% con abbondanti tre punti percentuali in meno.
Premiati invece sia i Cinquestelle che dal 10,06 per le liste, registrano il 10,46 per la candidata Zeppetella. Pochi voti in più, ma comunque, nel suo piccolo, un successo per l’aspirante sindaco.
D’Avino incamera quasi il 4% di voto disgiunto
E’ proprio Lucio D’Avino a convincere tanti elettori a votare il proprio candidato in consiglio comunale, sotto qualsiasi bandiera, e poi dirottare il voto al sindaco su Oplonti Futura ed infatti dal 10,84% della lista, a fine spoglio i voti al candidato sindaco arrivano fino al 14,47%.
I bene informati, questa volta per nulla informati, accreditavano il giovane politico torrese di un bacino di voti che si sarebbe dovuto aggirare poco sopra i mille voti. Alla prova dei fatti i voti raccolti sono stati 2.246 per la lista e soprattutto 3.054 voti diretti al sindaco, circa 800 voti disgiunti che hanno mandato all’aria i conti di chi pensava di poter sommare proprio quelli ai propri per passare al primo turno.
Come finirà la contesa una volta giunti al ballottaggio?
Troppi i punti interrogativi e le variabili possibili. Di certo sarà Cuccurullo a partire favorito anche perchè se si dovesse ricompattare il cosiddetto “campo largo” con i cinquestelle il risultato sarebbe già acquisito. Per quanto riguarda D’Avino, nessun apparentamento è stato il mantra recitato dal primo momento e ribadito in queste ore dagli esponenti di Oplonti Futura.
In ogni caso non bisogna dare nulla di scontato, non ultimo il clima atmosferico che il 23 e il 24 giugno, ormai estate, potrebbe invitare tanti a disertare le urne per un paio di belle giornate di mare.
Gennaro Cirillo