Torre Annunziata, Alfano senza freni: “Pronti ad un accordo politico con le alte forze”

"Proverò apparentamenti con i due schieramenti rimasti fuori dal ballottaggio grazie al comune denominatore che ci caratterizza: il cambiamento"

“Il 58% del popolo torrese non vuole il Pd e la sinistra”, esordisce così, nella conferenza stampa indetta oggi, Carmine Alfano, candidato sindaco a Torre Annunziata, finito al ballottaggio con il candidato del centrosinistra Corrado Cuccurullo. Divisi da circa otto punti percentuali, a favore del candidato delle sinistre, hanno da oggi due settimane scarse per rifare una campagna elettorale lampo e provare a convincere i cittadini torresi a ritornare alle urne domenica 23 e lunedì 24 giugno (in questo caso i seggi saranno aperti dalle ore 07 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì).

“Pronti ad un accordo politico con le alte forze fuori dal ballottaggio”

Ma soprattutto avranno questa manciata di giorni per provare a convincere gli altri due candidati per la fascia tricolore, l’avvocato Lucio D’Avino con la lista Oplonti Futura e la pentastellata Annamaria Zeppetella Del Sesto, a dirottare a loro favore i consensi raccolti in questo primo turno.

Un Alfano apparentemente sereno e combattivo, certamente col dente avvelenato, che non ha risparmiato stoccate di fuoco al suo antagonista, alla coalizione di centrosinistra e in particolare al Pd: “Per loro andare al ballottaggio è stata una vittoria. Per noi adesso comincia una elezione nuova nella quale sarò accompagnato da quanti mi sono stati accanto senza chiedermi nulla, senza garantirsi “ruoli”, “poltrone” o accordi preliminari. Quanti hanno creduto e credono nella possibilità di un cambiamento continueranno ad accompagnarmi fino alla vittoria elettorale”.

“Mi prendo sempre le mie responsabilità”

Due campagne elettorali diametralmente opposte quelle del centrosinistra e dell’Alleanza Straordinaria. Apparentemente un gioco più di squadra quello messo in campo dal Pd e dai suoi alleati, mentre nell’altra metà del campo una squadra più centrata sul suo “campione”.

“Tutte le decisioni – ha precisato Alfano – le abbiamo prese sempre collegialmente, ma siccome nella mia professione sono abituato a prendermi delle grandi responsabilità, la stessa cosa è avvenuta in questa campagna elettorale. Quando c’era da dire qualcosa di scomodo o da portare una decisione in pubblico, l’ho fatto io. Perché io mi prendo sempre le mie responsabilità.

Una persona, quando vuole stare a capo di qualcosa, si deve prendere il bello e il brutto. Anzi dirò di più. Si deve prendere il brutto, il bello lo deve dare agli altri.

Il sindaco di una città – continua – è colui che deve prendere delle decisioni, anche contro il volere dei partiti, per il bene dei suoi concittadini e della città. Per comandare devi prima saper ubbidire e poi, per metterti le medaglie sul petto, devi scendere sul campo. Non puoi restare dietro la scrivania come accaduto in questa campagna elettorale per il candidato sindaco di Pd e company, blindato dal suo partito, dalla sua coalizione”.

E giù con un altro fendente ai limiti del regolamento: “Se non hanno fatto parlare Cuccurullo, evidentemente non lo ritengono all’altezza di parlare. Cuccurullo quando stava con me, parlava quando glielo dicevo io“.

Pd or not Pd, questo il dilemma di Cuccurullo

Un vero fiume in piena, con una encomiabile verve da politico navigato Carmine Alfano che ha ulteriormente affondato la lama ricordando ai presenti che Corrado Cuccurullo è colui che da anni si è schierato contro quello stesso Pd di cui oggi si erge a bandiera. “Ha scritto migliaia di pagine contro quello che oggi – dopo evidentemente un repentino oblio – è il partito principe della sua coalizione”.

Voto disgiunto frutto di inesperienza. Il Pd sa muoversi “legalmente e illegalmente”

Un passaggio fondamentale dell’incontro con i giornalisti è stato quello dedicato al voto disgiunto. Quasi quattro i punti percentuali persi dal candidato sindaco dell’Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata dalle sue stesse liste. Troppi, quindi, hanno votato un candidato al Consiglio comunale delle fila di Alfano e poi hanno deciso di votare un altro sindaco. Il professore ha però rifiutato fermamente l’ipotesi di “tradimento” avanzata dai giornalisti presenti. “Nessun tradimento! Abbiamo pagato una certa inesperienza a fronte di una coalizione composta da “esperti” delle campagne elettorali, di un partito, il Pd, ben strutturato”. Per Alfano gli esponenti della parte politica a lui contrapposta sanno come muoversi nelle elezioni “legalmente e illegalmente”.

“In passato hanno dimostrato di sapersi muovere illegalmente, la storia degli ultimi anni di questa città è fin troppo chiara e sotto gli occhi d tutti. Nelle fasi in cui governano, poi,  sono dei maestri. Non mi riferisco comunque a fatti espliciti accaduti in questa campagna elettorale, mi ha lasciato perplesso però quanto ho visto domenica sera, quando alle 9.45, a pochi minuti dalla chiusura dei seggi, ho visto persone, in pigiama e pantofole, recarsi all’ufficio comunale a ritirare la tessera elettorale per correre ai seggi in extremis. Se sai che ci sono le elezioni la tessera elettorale la tiri fuori due giorni prima, non vai a ritirarla ad un ora o poco più dalla chiusura delle votazioni. Che dire: mi sono fatto delle domande… Evidentemente il Partito Democratico è più “pratico” nel rastrellare voti”.

“Le nostre scelte difficili ma trasparenti”

Anche sulla composizione della coalizione il candidato sindaco ha tenuto a sottolineare di aver fatto delle scelte chiare e trasparenti: “Noi siamo il cambiamento perchè abbiamo fatto delle scelte difficili. Nello schieramento che si opporrà alle nostre scelte ci sono liste la cui anima sono personaggi che sarebbero dovuti restare fuori dalla vita politica torrese. Mi riferisco a +Europa di Vincenzo Ascione, ex sindaco sciolto per infiltrazione mafiosa e ai Progressisti e Democratici di Gaetano Veltro, suo ex vice”. I due politici facevano parte del progetto “Alleanza Straordinaria” che poi, a poche settimane dal voto, si spaccò e vide negli ultimi giorni utili diversi passaggi passare al fianco di Cuccurullo.

E adesso come si procederà per questo secondo turno? Il Movimento 5Stelle si è posto in città come forza del rinnovamento contro la vecchia politica e contro il Pd. Stessa cosa per Oplonti Futura che dal primo giorno ha dichiarato di non essere disposta ad apparentamenti e inciuci vari. Come intende procedere il candidato Alfano a questo punto?

Alleanza Straordinaria una alternativa, unico cambiamento

Noi siamo il cambiamento. La sinistra, artefice di tutti i mali della città negli ultimi trent’anni, ha provato a farsi una nuova verginità, ma è difficile. Sono sempre gli stessi, non c’è stato cambiamento. Se fossi al posto delle altre forze politiche in campo non appoggerei un Pd che è sempre stato ed è tuttora arrogante. Proverò apparentamenti con i due schieramenti rimasti fuori dal ballottaggio grazie al comune denominatore che ci caratterizza: il cambiamento”.

Poi Carmine Alfano riserva un momento della sua conferenza stampa per Lucio D’Avino e il suo schieramento politico. “Oltre a noi, la novità è proprio D’Avino. I giovani si sono messi in gioco e hanno vinto riportando un ottimo risultato, dimostrando di poter fare politica. E’ bello vedere un gruppo di giovani torresi turare fuori gli attributi (anche se Alfano non ha proprio usato questi termini) e conquistarsi un consenso d voti così rilevante. Voti che è meglio siano andati a loro che al Pd”.

Una trattativa politica per raggiunge l’unica possibile vittoria per la Città

In conclusione Carmine Alfano ha voluto ribadire che con i 5Stelle e con Oplonti Futura è disposto ad una trattativa politica sulla base dei punti comuni, e a dire il vero qualcuno già parla di incontri in corso: “Se vogliono “cambiare” devono votare Alfano. Noi intanto ripartiremo, casa per casa, per convincere i nostri concittadini a votare per l’unica alternativa possibile, per raggiunge l’unica possibile vittoria per la Città“.

Gennaro Cirillo

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