Botta e risposta negli ultimi giorni tra i due candidati finiti al ballottaggio per dare finalmente un sindaco a Torre Annunziata. Parole al veleno, affermazioni evitabili e colpi bassi. Non manca nulla nel fuoco incrociato tra l’inseguitore dell’Alleanza Straordinaria o centrodestra, comunque si voglia identificare, Carmine Alfano (33.75%) e l’uomo scelto dal centrosinistra, Pd in testa, per indossare la fascia tricolore, Corrado Cuccurullo (41.33%).
Non manca proprio nulla, nemmeno l’attacco a qualche obiettivo “neutrale” come accaduto nel primo, e poi rettificato, comunicato di Cuccurullo che oltre a rispondere al suo avversario politico, che in conferenza stampa aveva usato certamente toni sopra le righe, se la prende anche con i “media” per inesistenti “imbarazzanti silenzi”. Ma va bene così, tanto più che ad un’ora e mezza di distanza arriva la rettifica del comunicato, dal quale semplicemente spariscono le critiche alla stampa.
Il giorno dopo lo spoglio, a risultati fermi, Alfano, in conferenza stampa si diceva convinto che l’unico possibile voto al ballottaggio sarebbe stato quello in suo favore, definendosi, insieme all’exploit D’Avino, l’unica novità a Torre Annunziata, contro i “soliti nomi del centrosinistra”. Il candidato di centrodestra non aveva fatto mistero dell’intento di cercare apparentamenti con le forze escluse dal ballottaggio, convinto che Oplonti Futura e Movimento 5Stelle non potranno che trovare una sponda possibile solo con l’Alleanza Straordinaria.
A 24 ore dall’incontro con la stampa di Alfano, è giunto il comunicato di Corrado Cuccurullo, il secondo, corretto, riportato di seguito:
“No alle polemiche e al gossip, continueremo ad essere seri e concreti”
«Voglio ringraziare gli 8.724 elettori che l’8 e il 9 giugno si sono recati alle urne per scegliere me come sindaco della nostra città. Abbiamo raggiunto un risultato elettorale pari al 42% e questo ci dimostra che la proposta politica che abbiamo portato avanti in questi mesi è stata apprezzata ma soprattutto compresa, dando così un taglio netto con il passato. La città ci ha dimostrato grande fiducia e ci impegneremo per onorarla con azioni concrete.
Nelle prossime due settimane continuerò a condurre la mia campagna elettorale così come ho cominciato: parlando dei problemi della città, delle possibili soluzioni da attuare e del nostro programma. Condurrò una campagna elettorale seria e concreta, evitando di farmi coinvolgere dalle polemiche sterili che invece non si sono mai fermate. Voglio precisare che il mio silenzio non è acquiescenza ma una ferma determinazione ad evitare gossip di ogni tipo, alimentando l’antico male della politica di questa città a cui si sono assuefatti – purtroppo – in tanti, avvitandosi in un circuito vizioso ed infinito. Il degrado della vita politica ha raggiunto un punto tale in cui le discussioni si animano su tutto tranne che sulle necessità reali della città. Eleanor Roosevelt, moglie del presidente Franklin Delano Roosevelt, diceva: “Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone” una citazione che dovremmo ricordarci tutti più spesso.
Nessuno si chiede perché alcuni candidati evitano ogni forma di confronto e non parlano mai di programmi e azioni reali per il bene di Torre Annunziata. Si parla di legami di parentela e non si evidenzia che con la coalizione di centrosinistra saranno elette 9 donne su 15 consiglieri di maggioranza, un fatto realmente straordinario e innovativo per la nostra politica. Non ci si rende conto che se vincesse la coalizione di centrodestra sarebbero presenti gli stessi identici consiglieri della precedente amministrazione. Non si sottolinea che eventuali consiglieri del centrodestra, con lo stesso cognome, potrebbero essere familiari.
Si parla di legami di parentela addebitando responsabilità politiche al candidato sindaco, come se in una città con circa 40.000 abitanti e un’elezione amministrativa con 415 candidati – tra cui membri delle stesse famiglie, anche nello stesso schieramento – si dovessero allargare le stesse responsabilità a consanguinei ed affini.
Si ignorano, poi, le incongruenze logiche espresse pubblicamente e poi riprese, durante la conferenza stampa del centrodestra: se per il candidato sindaco è vero che il 58% dei cittadini non vuole il PD, è altrettanto vero che oltre il 66% non vuole Alfano e la sua coalizione».
Altre 24 ore, ora più, ora meno, e viene rilasciata la pronta risposta di Alfano che incalza l’avversario Cuccurullo:
“Cuccurullo è l’ennesimo burattino nelle mani del PD”
“In riferimento alla nota stampa diramata nelle scorse ore dal professore Corrado Cuccurullo, che nel demagogico e rozzo tentativo di condannare ed imputare ad altri una dialettica politica di scarsa argomentazione e a base di gossip, non si accorge invece di fare peggio
«Intendo replicare quanto di seguito indicato, Torre Annunziata ha già deciso ed ha già voltato pagina, la città ha bocciato Cuccurullo e la sua coalizione. Forse ciò al professore sfugge, o meglio sfugge la capacità di una lettura critica ed analitica del dato elettorale. Il 58% dei cittadini di Torre Annunziata ha scelto di dare fiducia a tre coalizioni ognuna delle quali è pienamente alternativa a Corrado Cuccurullo ma soprattutto è alternativa al PD e alle liste ad esso collegate, riciclate su persone e nomi che hanno massacrato la dignità di questa comunità macchiando con l’onta dello scioglimento per camorra il territorio oplontino.
Per quanto riguarda invece il mio presunto atteggiamento di aver evitato i confronti, preciso che non ho alcun problema ad esprimere pubblicamente – cosa che peraltro sto facendo da mesi – le mie idee in quanto trasparenti e non viziate da alcun inganno. La mia visione politica è chiara ed è incentrata su azioni e su fatti concreti immediati su programmi su idee ed interventi finalizzati innanzitutto a ricostruire il nome e la solidità di una intera comunità infangata nella sua storia e nella sua tradizione culturale da una classe politica arrogante e distruttiva che in trent’anni di continuata mala gestione ha consumato l’intero tessuto sociale ed economico locale.
È anche chiaro l’intento demagogico del professore Cuccurullo di legittimare il 42% come un risultato elettorale positivo o per meglio dire come il meglio auspicabile ignorando tuttavia l’evidente crollo delle percentuali di quei partiti che, da anni, hanno determinato il bello e il cattivo tempo di questa città. Ecco perché non si può scegliere Cuccurullo: perché non è possibile votare chi ha portato questa città ad una tale umiliante condizione». Carmine Alfano resta un uomo libero da qualsiasi condizionamento che restituirà libertà ai cittadini di Torre Annunziata. Corrado Cuccurullo è l’ennesimo burattino nelle mani del PD e dei suoi patroni oltre confine”.
I due contendenti proveranno a convincere i torresi, poi la “libertà di voto” farà il resto
Toni sicuramente più alti da Alfano, che di certo ha condotto e continua a condurre una campagna elettorale all’insegna dell’aggressività, atteggiamento a lui forse più consono. Più pacato (con un piccolo errore di “ingaggio” del reale avversario ndr.) il tono delle dichiarazioni di Cuccurullo che parla di campagna elettorale “compresa” e di “taglio netto con il passato”.
Adesso bisogna attendere… altre bordate? Anche no! Magari attendere che i cittadini, in massima libertà, lasciandosi convincere dall’uno o dall’altro candidato, si esprimano. Così, al fin della tenzone, potremo constatare se, a far pendere l’ago della bilancia sul futuro vincitore di queste amministrative torresi, sarà quel “58” o quel “66” per cento di cui parlano i due “ballottanti”.
Gennaro Cirillo