Danno erariale da 3,7 mln in Regione Campania: 17 politici e dirigenti indagati

Dovranno chiarire la propria posizione, tra gli altri l'attuale presidente del consiglio Gennaro Oliviero e le vicepresidenti Loredana Raia e Valeria Ciarambino

Un invito a fornire deduzioni è stato notificato a 17 persone, figure in vista della politica regionale tra cui attuali ed ex consiglieri regionali della Campania per un’ipotesi di danno erariale contestata dalla procura regionale della Corte dei conti. Il totale del danno ammonterebbe a 3 milioni 688.177,41 euro.

Regione Campania: 17 politici e dirigenti indagati per il “buco indennità”

Tra i chiamati, nel termine di 45 giorni, a depositare deduzioni ed eventuali documenti figurano il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, le vicepresidenti Loredana Raia e Valeria Ciarambino, i componenti dell’ufficio di presidenza Andrea Volpe, Massimo Grimaldi, Fulvio Frezza, Alfonso Piscitelli, l’ex presidente del Consiglio regionale della Campania Rosa D’Amelio, con gli ex componenti dell’ufficio di presidenza Antonio Marciano, Vincenzo Maraio, oggi segretario nazionale del Partito socialista italiano, Flora Beneduce, Ermanno Russo e Tommaso Casillo.

L’iniziativa, le cui indagini sono state delegate al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, riguarda indennità accessorie erogate a favore di responsabili di segreteria e coordinatori incardinati negli uffici di diretta collaborazione e correlati al supporto del Consiglio regionale e dei gruppi consiliari della Regione Campania.

Create posizioni dirigenziali con stipendi lievitati contro ogni legge e norma anche regionale

Secondo la ricostruzione dei magistrati contabili e dei finanzieri, attraverso delibere adottate tra il 2019 e il 2021, sarebbero state create posizioni dirigenziali attribuendo emolumenti integrativi, parametrati ai livelli dirigenziali, a favore dei coordinatori amministrativi dei gruppi consiliari e dei responsabili di segreteria delle commissioni consiliari. Deliberazioni dell’ufficio di presidenza avrebbero, quindi, istituito una figura economica parametrata a quella dirigenziale, sconfinando nell’ambito di competenza del legislatore nazionale e andando in violazione del contratto collettivo nazionale e della stessa normativa regionale. E questo nonostante una sentenza della Corte Costituzionale avesse già dichiarato l’incostituzionalità “dell’operazione”.

Il totale del danno contestato dalla Procura generale della Corte dei conti della Campania ai 17 dirigenti ed ex dirigenti della Regione Campania è di 3.688.177,41 euro. Per quanto concerne i fatti il periodo che va dal primo maggio del 2019 al 30 aprile del 2021, ai responsabili di segreteria, sarebbe andato, complessivamente, 1.485.150 euro, ai coordinatori amministrativi, 489.129 euro, per un totale di 1.974.279 euro.

Queste le singole contestazioni

Rosa D’Amelio il 20% del danno; Antonio Marciano, 10%; Massimo Grimaldi, 20%; Vincenzo Maraio 5%; Flora Beneduce, 10%; Ermanno Russo 5% del danno acclarato; Tommaso Casillo 5%; Santa Brancati (all’epoca dirigente segretario generale), 10%; Lucio Varriale (dipendente regionale) 15%.

Rispetto all’intervallo temporale che va dal primo maggio 2021 al 31 dicembre 2022 sarebbero andati complessivamente 1.713.898,41 euro: ai responsabili di segreteria sarebbero stati versati complessivamente 1.267.882 euro ai coordinatori amministrativi, invece, 446.016,41 euro. All’attuale presidente del Consiglio regionale della Campania Oliviero viene contestata la responsabilità relativa al 45% della quota totale, per 771.254,28 euro; Loredana Raia e Valeria Ciarambino, entrambe consigliere regionale, la quota pari al 5% del danno determinato, pari a 85.694,92 euro.

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