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L’ITALIA S’È ROTTA

Si può usare la locuzione “incazzati neri” per i presidenti delle regioni del Sud che si sono vista piovere addosso l’Autonomia differenziata, ovvero una Italia dove ben presto, secondo le opposizioni, non ci saranno solo italiani ma “italiani di serie A e serie B”, se non pure “C e D”?

Ecco, De Luca e colleghi sono così: incazzati neri.  L’Ansa, Agenzia nazionale Stampa Associata, in un suo lancio ha riportato i loro dubbi, perplessità e rabbia nei confronti di una legge che in 172 hanno votato e approvato. Centosettantadue dei quali tantissimi erano meridionali ed eletti nelle  circoscrizioni del sud Italia. Ecco i loro nomi, come pubblicati su un  post dal deputato 5 stelle, Gaetano Amato.

Questo, secondo Amato, il gruppone dei campani: BICCHIELLI Pino, Noi Moderati, nato a Napoli, eletto in CAMPANIA, CERRETO Marco, Fratelli d’Italia, nato a Caserta, eletto in CAMPANIA. PIERRO Attilio, Lega, nato a Maratea (PZ), eletto in CAMPANIA, ROTONDI Gianfranco, Fratelli d’Italia, nato a Avellino, eletto in CAMPANIA, RUBANO Francesco Maria, Forza Italia, Telese (BN), eletto in CAMPANIA, SCHIANO DI VISCONTI Michele, Fratelli d’Italia, nato a Mugnano di Napoli, eletto in CAMPANIA, SCHIFONE Marta, Fratelli d’Italia, nata a Napoli, eletta in CAMPANIA, FERRANTE Tullio, Forza Italia, nato a San Giorgio a Cremano (NA), eletto in CAMPANIA, GIORGIANNI Carmen Letizia, Fratelli d’Italia, nata a Sarteano (SI), eletta in CAMPANIA,VIETRI Imma, Fratelli d’Italia, nata a Salerno, eletta in CAMPANIA, ZINZI Gianpiero, Lega, nato a Caserta, eletto in CAMPANIA.

E, dunque, gli altri parlamentari, sempre indicati da Amato: ANTONIOZZI Alfredo, Fratelli d’Italia, nato a Cosenza, eletto in CALABRIA, LOIZZO Simona, Lega, nata a Cosenza, eletta in CALABRIA, CANNATA Giovanni Luca, Fratelli d’Italia, nato a Siracusa, eletto in SICILIA. CARAMANNA Gianluca, Fratelli d’Italia, nato in Germania, eletto in SICILIA. CARRÀ Anastasio, Lega, nato a Motta Sant’Anastasia (CT), eletto in SICILIA. CASTIGLIONE Giuseppe, Forza Italia, nato a Bronte (CT), eletto in SICILIA, CIANCITTO Francesco Maria Salvatore, Fratelli d’Italia, nato a Catania, eletto in SICILIA, GIORDANO Antonio, Fratelli d’Italia, nato a Napoli, eletto in SICILIA, RUSSO Paolo Emilio, Forza Italia, nato a Como, eletto in SICILIA, PISANO Calogero, Noi Moderati, nato a Agrigento, eletto in SICILIA,  VARCHI Maria Carolina, Fratelli d’Italia, nata a Palermo, eletta in SICILIA,  MESSINA Manlio, Fratelli d’Italia, nato a Catania, eletto in SICILIA, BELLOMO Davide, Lega, nato ad Ascoli Piceno, eletto in PUGLIA, CAROPPO Andrea, Forza Italia, nato a Poggiardo (LE), eletto in PUGLIA, CONGEDO Saverio, Fratelli d’Italia, nato a Lecce, eletto in PUGLIA, D’ATTIS Mauro, Forza Italia, nato a Galatina (LE), eletto in PUGLIA, DE PALMA Vito, nato a Ginosa (TA), Forza Italia, eletto in PUGLIA, DI MATTINA Salvatore Marcello, Lega, nato a Taviano (LE), eletto in PUGLIA, IAIA Dario, Fratelli d’Italia, nato a Francavilla Fontana (BR), eletto in PUGLIA. LA SALANDRA Giandonato, Fratelli d’Italia, nato a Foggia, eletto in PUGLIA. SASSO Rossano, Lega, nato a BARI, eletto in PUGLIA, MAIORANO Giovanni, Fratelli d’Italia, Manduria (TA), eletto in PUGLIA, MATERA Mariangela, Fratelli d’Italia, nata a Andria (BA), eletta in PUGLIA, MATTIA Aldo, Fratelli d’Italia, nato a Frosinone, eletto in BASILICATA., LANCELLOTTA Elisabetta Christiana, Fratelli d’Italia, nata a Isernia, eletta in MOLISE, SILVESTRI Rachele, Fratelli d’Italia, nata a Ascoli Piceno, eletta in ABRUZZO, TESTA Guerino, Fratelli d’Italia, nato a Pescara, eletto in ABRUZZO, PAGANO Nazario, Forza Italia, nato a Napoli, eletto in ABRUZZO, BAGNAI Alberto, Lega, nato a Firenze, eletto in ABRUZZO.

Rappresentanti di quelle regioni che, come sottolineano i presidenti meridionali, adesso rischieranno su sanità, opere pubbliche, trasporti e quanto altro lo Stato, che non è una parola vuota ma un termine pregno di significati e oneri e onori per un popolo che vi si riconosce, non potrà più mettere a disposizione in maniera equivalente.

Come se in una famiglia con quattro figli di cui tre stanno bene in salute e una è mingherlina e malaticcia, il cibo e le medicine fossero suddivise per peso e possanza e alla mingherlina toccasse fare la fame e non curarsi, tanto già è scheletrica e sta con il piede alla fossa.

Ebbene, si diceva delle “osservazioni” dei presidenti di regione meridionali raccolti dall’Ansa: Vincenzo De LucaNo, non è un’Italia più giusta né un’Italia più forte, è un’Italia a rischio“. O anche, come sottolinea Vito Bardi, presidente della Basilicata “continuiamo a sostenere che l’autonomia differenziata non possa non avere come fattore di riequilibrio dei territori un intervento sulla riduzione dei divari infrastrutturali. Condividiamo inoltre le perplessità già espresse da alcuni esponenti di Forza Italia, come il governatore calabrese, Occhiuto, in ordine all’accelerazione che si è voluto imprimere al processo legislativo, quando si sarebbe potuto migliorare ulteriormente il provvedimento“. Idem Per Roberto Occhiuto, presidente della regione Calabria, Occhiuto.

Il tutto, sempre da fonti Ansa, mentre Luca Zaia e Attilio Fontana, esultano: “L’autonomia è legge! Oggi si è fatta la storia di questo paese! è l’alba di un giorno storico!”, scrive su Facebook Zaia (fonte Ansa). secondo il quale si tratta di “un grande segno di rispetto democratico nei confronti del popolo. Il pensiero va ai 2 milioni e 273 mila veneti che, a prescindere dall’appartenenza politica, sono andati a votare per l’autonomia il 22 ottobre 2017. Un esercito composto e compatto, che giorno dopo giorno ci ha dato forza per portare avanti la riforma”.

Zaia, dopo avere ringraziato  Roberto Calderoli, “che ha lavorato davvero molto”, la premier Giorgia Meloni “che ha mantenuto la parola”, e il vicepremier Matteo Salvini “per aver sostenuto politicamente il progetto fin dai primordi”, ribadisce che “l’Italia, con gradualità e rispetto, andrà verso un modello gestionale già assunto in maniera vincente da molti grandi paesi europei e a livello internazionale. L’obiettivo sarà la lotta alle diseguaglianze e la maggior vicinanza delle istituzioni ai cittadini. Con l’approvazione dell’autonomia, e la sua successiva pubblicazione, inizia un percorso che vedrà ognuno di noi impegnato alla stesura delle singole intese. Mettendo a frutto la reale efficacia dell’autonomia differenziata, con gli accordi tra lo Stato e le Regioni che vorranno chiedere, con responsabilità, l’autonomia”.

Il tutto mentre le opposizioni si compattano e minacciano lotta dura per annullare gli effetti di una disposizione pericolosa per l’integrità economica e sociale del paese.

Bianca Di Massa

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