Torre Annunziata – È il giorno più nero per Carmine Alfano, 65enne primario all’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e candidato del centrodestra alle elezioni amministrative di Torre Annunziata. Prima la sospensione dal ruolo di coordinatore della Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica dell’Università di Salerno, poi il ritiro dalla campagna elettorale a qualche giorno dal ballottaggio.

L’incontro con la stampa ha mostrato subito un Alfano molto provato, occhiali da sole e il comunicato non letto da lui. All’annuncio ufficiale del passo indietro, ne sente tutto il dolore, la delusione, e poi un sussulto. Le lacrime gli arrivano agli occhi, se le asciuga e continua a schermarsi con gli occhiali scuri.

Poi, dopo la lettura del comunicato con la decisione choc di abbandonare l’agone politico giorni dal ballottaggio, si alza e la sala zittisce.

Voglio dire poche cose. Permettetemi di ringraziare mia moglie e i miei figli, che non mi hanno ostacolato in tutto questo, anche se erano contrari. Voglio ringraziare tutti i candidati, quelli eletti, ma soprattutto quelli non eletti, perché c’hanno messo la faccia. Voglio ringraziare le autorità che sono passate, onorevoli, senatori, presidenti del consiglio, l’amico Bonajuto (sindaco di Ercolano n.d.r.), voglio ringraziare i responsabili delle liste che hanno saputo resistere alle sirene, pensando ad un progetto nuovo.

Voglio ringraziare la stampa, voglio ringraziare anche le persone che mi sono state più vicine“. Poi la voce che già aveva mostrato delle incertezza dovute alla commozione, si rompe definitivamente e a stento il pianto viene trattenuto. Un applauso, un abbraccio e poi Alfano guadagna l’uscita del comitato.

A quel punto, con tutta o quasi, la coalizione presente si è svolto un incontro per la strategia da adottare in questi ultimi giorni: “La compagna elettorale prosegue. Il nostro candidato non si è arreso, si ritira da una campagna elettorale degenerata in quello a cui stiamo assistendo”.

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