Incendio questa mattina, poco dopo le 9.00 lungo il fiume Sarno, nel comune di Pompei a poche centinaia di metri dal raccordo autostradale per Castellammare e Penisola Sorrentina. L’intervento tempestivo di più squadre dei Vigili del Fuoco, alcune in supporto alle operazioni guidate dai caschi rossi di Castellammare di Stabia, ha consentito, prima, di mettere in sicurezza l’area interessata e abbattere la nerissima colonna di fumo che si è innalzata nel cielo della periferia pompeiana e in poco tempo è giunta, certamente diluita, fin nel centro città; e poi, di spegnere tutti i focolai, concludendo il loro lavoro solo diverse ore dopo, intorno alle 12,45.
Tanti curiosi lungo via Ripuaria: traffico gestito dalla Polizia Locale
Sul posto sono arrivati subito anche gli uomini della Polizia Locale, che hanno gestito il traffico, provocato principalmente, su via Ripuaria, dai tanti curiosi che rallentavano o si fermavano lungo la strada per guardare il denso fumo o scattare foto con i cellulari. Ad intervenire anche una volante della Polizia del Commissariato di Pompei e successivamente anche una pattuglia dei Carabinieri.
In fiamme apparentemente un deposito di motocicli
Ma cosa stava bruciando? Dalle prime informazioni che sono circolate in quei frangenti, si parlava di “deposito giudiziario”, poi di “deposito abusivo di motocicli” completamente sconosciuto alle autorità. Certo il fumo era proprio quello di quando bruciano mezzi meccanici: molto denso, molto scuro ed acre.
Insomma a finire in fiamme una sorta di deposito: motorini, motociclette, ma anche infissi e altro materiale plastico ed infiammabile. Come poi ci ha confermato, con estrema serenità, il proprietario del fondo trasformato in una sorta di deposito. Lo stesso uomo ci ha raccontato che le fiamme sono scoccate nella sua proprietà a causa, a suo dire, delle sterpaglie date alle fiamme nei terreni abbandonati e confinanti. Il vento avrebbe fatto il resto, spingendo le fiamme sul deposito e provocando non poca preoccupazione nelle famiglie che abitano a poche decine di metri da dove le fiamme e il denso fumo si sono sprigionate. Qualcuno ha anche pensato bene di allontanarsi dalle abitazioni nel corso dell’incendio.
Un paio i feriti: lieve ustione per il proprietario del fondo, problemi agli occhi per un vigile del fuoco
Nella piccola, e in parte sterrata, traversa di via Moregine sono giunte diverse autobotti per rifornire gli uomini impegnati a spegnere le fiamme. Oltre tre ore di lavoro. Verso le 11 anche un ambulanza del 118 per soccorrere, per una lieve bruciatura al braccio destro, lo stesso proprietario del fondo e uno degli uomini dei Vigili del Fuoco, investito al viso da vapori bollenti provocando problemi agli occhi, in particolare quello destro. Dopo l’intervento in loco e le medicazioni effettuate in ambulanza, il pompiere ferito è stato accompagnato in ospedale per ulteriori accertamenti.
tre ore di lavoro per i “caschi rossi” e indagini della Polizia Locale
La mattinata si è chiusa con l’arrivo dei responsabili dei “Reati Ambientali” della Polizia Locale che hanno passato a setaccio il fondo ormai trasformato in una massa di tizzoni bruciati per buona parte della sua estensione, per provare a capire cosa sia successo, cosa si facesse in quel luogo, e se ci siano autorizzazioni e misure di sicurezza. Il gran numero di motorini e motociclette ammassate lo fanno sembrare proprio un deposito, o come si dice in gergo locale uno “scasso” di veicoli a due ruote. Si attende ora la relazione dei Vigili del Fuoco e, per completare il quadro di quanto successo, verso le 13.00 gli uomini della Polizia di Pompei erano in attesa dell’intervento della Scientifica.
Gennaro Cirillo