Capacity Maker: dibattito su “Design come strumento di sviluppo” all’incubatore Stecca

Mercoledì 3 luglio alle 10 tavolo tematico con il docente di Architettura Massimo Perriccioli

Capacity Maker: dibattito su “Design come strumento di sviluppo” all’incubatore Stecca

Riprendono gli incontri del progetto “Capacity Maker, il facilitatore per l’innovazione territoriale”, promosso dall’incubatore di imprese Stecca e da Medaarch, gestore del centro di artigianato digitale, in collaborazione con CNA Salerno e Confcommercio Campania.

Finanziato dal Ministero della Cultura Italiano, il progetto lavora sui territori che dalla costa del Vesuvio portano a penisola sorrentina e costiera amalfitana, toccando di fatto tutte le filiere di architettura, design, artigianato e moda, coinvolgendo 28 città con un bacino complessivo di circa 350mila abitanti.

Mercoledì 3 luglio alle ore 10 è infatti in programma il tavolo tematico dal titolo “Design come strumento di sviluppo. Incorporare l’identità e la sostenibilità dei territori”: a guidare la lezione darà Massimo Perriccioli, docente alla facoltà di Architettura dell’università degli studi di Napoli Federico II.

L’occasione sarà propizia per interloquire con i candidati a diventare Capacity Maker e con gli altri interessati all’iniziativa che punta a “formare – come spiegano Giuliana Esposito e Amleto Picerno Ceraso, rispettivamente Ceo di Stecca e Medaarch – figure in grado di giocare un ruolo cruciale nella valorizzazione delle identità del territorio e nel rafforzamento delle relazioni fra i diversi attori presenti su di esso.Capacity Maker: dibattito su “Design come strumento di sviluppo” all’incubatore Stecca

La figura sarà in grado di sollecitare le comunità locali, individuando obiettivi comuni di sviluppo e valorizzazione delle risorse, concentrando le proprie azioni di trasformazione del territorio oppure riorganizzano le funzioni amministrative e di servizio degli enti locali. Una figura in grado di costruire reti funzionali, potenziare valori culturali ed endogeni, intercettare risorse, con un approccio proiettato alla sostenibilità e all’innovazione, che possa operare all’interno delle amministrazioni, tra gli operatori culturali o nelle imprese creative del territorio”.

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