Il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia è stato recentemente oggetto di pesanti critiche da parte dei mass media, che lo considerano “tra i peggiori d’Italia” secondo quanto riportato da Nursing Up, sindacato nazionale degli infermieri. Di fronte a questa grave accusa, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL non ci stanno e ribadiscono, con una lettera a firma congiunta, il loro impegno per migliorarne i servizi: “Non ci risultano scoperture, riguardo al personale sanitario in rapporto ai posti letto e numeri di personale assegnati al presidio, medici, infermieri. Attendiamo comunque un confronto con gli organismi regionali, per trovare le migliori soluzioni a favore dell’assistenza.”
Le critiche del Nursing Up: un quadro preoccupante
Il Pronto Soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, insieme a quello di Rossano (CS) e al Policlinico di Messina, è stato evidenziato in un’indagine del sindacato degli infermieri Nursing Up come uno dei punti più critici del nostro Servizio Sanitario Nazionale. I risultati mostrano che queste strutture, situate nel Sud Italia, affrontano condizioni intollerabili sia per il personale sanitario che per i pazienti. Quest’ultimi, costretti a sopportare attese interminabili, mentre gli infermieri devono spesso coprire turni di 16-17 ore a causa della carenza di colleghi e di operatori socio-sanitari, con conseguente aumento dei casi di demansionamento. Senza contare le aggressioni al personale sanitario, che sono all’ordine del giorno. “Nursing Up, dopo un accurato lavoro di indagini durato alcune settimane, lavorando di concerto con i nostri referenti regionali, è in grado di raccontarvi quali sono in questo momento le realtà più critiche“, è quanto si legge come incipit nel comunicato del sindacato degli infermieri.
Le preoccupazioni del Sindacato Fials
L’allarme per la carenza di personale OSS e infermieristico è stato recentemente lanciato anche dal sindacato Fials. In una lettera all’ASL Napoli 3, Fials ha denunciato l’emergenza di personale all’Ospedale San Leonardo, specialmente in vista dei mesi estivi dove, essendo l’unico attivo dalla Costiera Sorrentina ai Monti Lattari e all’area vesuviana, si trova ad affrontare una cronica mancanza di infermieri e operatori sanitari. La carenza di budget per lo straordinario aggrava ulteriormente la situazione, penalizzando il personale che, nonostante tutto, continua a garantire assistenza e cura ai pazienti (con nostra grande attestazione di stima).
La risposta dei sindacati è ferma nella propria posizione di rivalsa
“La dichiarata carenza di personale, soprattutto OSS è comune a tutti Presidi Ospedalieri della ASL NA 3 SUD” scrivono CGIL, CISL e UIL nella nota congiunta. “Non ci risultano scoperture, riguardo al personale sanitario in rapporto ai posti letto e numeri di personale assegnati al presidio, medici, infermieri. Occorre rimboccarci le maniche – continuano – e predisporre una migliore organizzazione e turnistica per consentire la fruizione delle ferie. Riteniamo che i numerosi accessi al presidio debbano trovare comunque una soluzione di sfogo.”
Proposte delle OO.SS. per migliorare il servizio sanitario di zona
CGIL, CISL e UIL non vengono meno nel proporre diverse concrete soluzioni per affrontare queste criticità. Tra le principali proposte, vi è l’apertura del Pronto Soccorso di Boscotrecase, che potrebbe alleggerire il carico sul San Leonardo. Tuttavia, questa misura richiederebbe il reperimento di personale medico adeguato e la presenza costante delle Forze dell’Ordine nei presidi ospedalieri per garantire la sicurezza del personale sanitario. La carenza di medici resta, quindi, la principale problematica riconosciuta a livello nazionale che richiede interventi urgenti: “Attivare un avviso pubblico o altre forme di reclutamento per colmare le carenze di OSS sarebbero fondamentali per lasciare un segno indelebile di impegno visibile per il cittadino utente. Occorrono soluzioni straordinarie”, scrivono nella nota le OO.SS.
Potenziare i presidi ospedalieri della Penisola Sorrentina
Evidenziata dalle organizzazioni sindacali anche la necessità di potenziare i presidi ospedalieri della Penisola Sorrentina, anch’essi disagiati, assegnando le risorse umane necessarie: “La Direzione Strategica è già impegnata in questo senso, ma è fondamentale accelerare i tempi per garantire l’assegnazione delle risorse. Adottare lo stesso impegno in termini di risorse umane per i presidi ospedalieri di Torre del Greco e Nola, senza dimenticare il supporto necessario per i presidi di Vico, Gragnano e Pollena, sarebbe la soluzione ottimale.”
Vedremo se al grido “no all’improvvisazione, no ad una assistenza non funzionale e adeguata, no a depauperare i pochi e funzionali servizi territoriali e distrettuali” lanciato dalle OO.SS. CGIL, CISL e UIL ci sarà in risposta l’atteso (e dovuto) confronto costruttivo con la direzione aziendale per individuare le migliori soluzioni a favore dell’assistenza sanitaria, nell’interesse di tutti noi cittadini che sempre più necessitiamo di una sanità migliore.
Sofia Comentale