Vendetta trasversale a Ponticelli: 48enne ucciso, fratello del boss emergente

Emanuele Pietro Montefusco, fratello di Salvatore, ucciso nella guerra tra i clan di Napoli est che vede contrapposti i De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Minichini-Casella

E’ stato ucciso per vendetta, perchè fratello di Salvatore Montefusco detto Zamberletto, ex uomo dei Sarno e ora boss dei De Luca-Bossa, indicato dagli inquirenti come un emergente con base nell’isolato 17 del rione De Gasperi. Questo omicidio potrebbe riaccendere le ostilità ventennali tra i De Luca Bossa e i De Micco.

E questo il retroscena sul quale i carabinieri stanno lavorando per il delitto costato la vita questa mattina a Emanuele Pietro Montefusco, che avrebbe compiuto 49 anni il prossimo settembre. Ucciso in via Argine, civico 91, a Ponticelli, quartiere orientale di Napoli, in pieno giorno, da pochi minuti erano passate le dieci del mattino.

Era un obiettivo facile, l’uomo ucciso ieri mattina. Lo hanno atteso per strada, centrando la loro vittima con cinque colpi mentre vendeva rotoli di carta come ambulante. I killer sono arrivati all’improvviso in auto, colpendo all’altezza del braccio, poi alla nuca.

La vittima con i De Luca Bossa era un gestore delle piazze di spaccio in supporto al gruppo di Luigi Austero. A conferma dell’informativa un arresto per spaccio di crack sempre nella zona di Ponticelli risalente al 2017.

Un agguato che va ricondotto secondo la Procura di Napoli alle fibrillazioni criminali che si stanno registrando a Ponticelli, è in corso ancora la guerra tra i clan di Napoli est che vede contrapposti i De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Minichini-Casella. E’ possibile dunque che Emanuele Pietro Montefusco sia stato vittima di questa guerra che punta proprio a colpire la nascita di un gruppo emergente dopo gli ultimi blitz che hanno disarticolato i De Luca Bossa e i Minichini.

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