Le indagini della polizia hanno finalmente portato all’identificazione e al fermo di un cinquantenne napoletano accusato di essere il misterioso “dispensatore di latte di mandorla” che, nelle ultime settimane, ha causato malori e svenimenti in diverse vittime. Il sospetto è stato portato in caserma per essere interrogato, mentre gli investigatori cercano di chiarire i motivi delle sue azioni e di stabilire un collegamento con altri episodi simili avvenuti di recente.

La scoperta dei Carabinieri

L’indagine ha subito un’accelerazione grazie all’esperienza e alla professionalità dei militari dell’Arma della compagnia “Stella”. Dopo aver raccolto le testimonianze delle vittime e analizzato i filmati delle telecamere di sorveglianza, i carabinieri sono riusciti a individuare il cinquantenne. Gli investigatori hanno lavorato per collegare questa vicenda, partendo dalle segnalazioni e dagli episodi di avvelenamento che avevano colpito diverse persone nel centro di Napoli.

Gli episodi di avvelenamento

Il modus operandi dell’uomo era sempre lo stesso: si presentava in vari esercizi commerciali offrendo bicchieri di latte di mandorla, asserendo che fossero un omaggio del proprietario di un bar vicino. In almeno due occasioni, le sue vittime hanno consumato la bevanda, accusando successivamente sintomi come dolori, nausea e perdita di sensi. Tra i casi recenti, mercoledì scorso, l’uomo è entrato in una pescheria di via Foria, mentre il giorno successivo ha ripetuto l’operazione in un supermercato.

La teoria del tentativo di rapina

Gli inquirenti ritengono plausibile che dietro questi avvelenamenti ci fosse l’intenzione di rapinare gli esercizi commerciali. Questo sospetto è stato rafforzato da episodi precedenti e simili, come il caso denunciato da una 78enne di Ischia. La donna, lo scorso 22 giugno, era stata convinta da un falso tassista a prendere un passaggio a tariffa vantaggiosa. Durante il tragitto, l’uomo le aveva offerto un caffè con aggiunta di sonnifero, lasciandola poi derubata e abbandonata in strada.

Le vittime e le conseguenze

Le vittime di questi episodi includono il titolare di una pescheria, sua figlia, una commessa e quattro donne impiegate in un discount di piazza Poderico. Tutti hanno riportato gli stessi sintomi e sono stati trattati al pronto soccorso dei Pellegrini.

Il cinquantenne napoletano, ora fermato, è a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori interrogatori. Gli investigatori stanno cercando di stabilire se anche nei recenti casi l’intento fosse quello di rubare nei negozi e di collegare definitivamente l’uomo ad altri episodi simili.

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