“E’ inevitabile che le scorie dello scorso anno non sono del tutto andate, non dimentichiamo che è stata veramente molto deludente, sotto ogni punto di vista”. Così Antonio Conte al terzo giorno di raduno con il Napoli a Dimaro Folgarida. “Io ho provato a metterci una pietra sopra con i ragazzi – continua – di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende, ma non dimentichiamo quella stagione. E’ giusto metterlo in un cassetto, ma nell’eventualità lo riapriamo e ci deve rinfrescare la memoria”.
Calciomercato Napoli: Conte soddisfatto
Conte si dice soddisfatto del mercato fatto di prospetti come Rafa Marin e Buongiorno e di giocatori come Spinazzola, “occasione che abbiamo colto”. Sulla squadra che ha trovato: “Giocatori responsabili che hanno capito gli errori fatti. Nei loro occhi ho visto un po’ di delusione quando hanno parlato dell’anno scorso”.
“Faccenda” Osimhen
Conte parla del primo impegno affrontato da allenatore del Napoli e del calciatore nigeriano con estrema serenità. “Dopo la mia firma, la fase più difficile è stata riallineare tutta la situazione e rimettere il club Napoli al centro di tutto, questo è stato l’aspetto più difficile affrontato. La situazione ora ci permette di stare un passo in avanti. Ora il club è tornato protagonista. Su Victor parliamo di un professionista, un eccellente giocatore, un top player, io ci ho parlato e sa benissimo che non è cambiato assolutamente niente. E’ del Napoli, sa benissimo che chi è del Napoli deve lavorare ed avere il giusto atteggiamento anche se c’è questo tipo di accordo che ancora oggi non sappiamo come andrà a finire“.
Napoli tra le prime tre del prossimo campionato?
Il Napoli è dato come terza favorita ma lo scorso campionato lo ha visto a oltre quaranta punti dalla prima. “E’ stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma non veritiero.
Se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare, noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurdo“. E sul ritiro aggiunge: “Non mi capitava da tanto di vivere un ritiro in mezzo alla gente, sono tornato indietro nel tempo, quando ho iniziato e si andava in montagna. Sono emozioni forti, rivivendo il percorso fatto, in albergo c’è infatti una foto del mio Siena quando abbiamo vinto la B, facemmo ritiro a Dimaro. Queste emozioni mi stanno facendo molto bene”.
Kvara e Di Lorenzo restano a Napoli. Le soluzioni tecniche per risalire in vetta
Sul veto a Kvara e Di Lorenzo ha avuto ragione. “Chiarisco quel comando io, sull’aspetto tecnico devo avere voce in capitolo io. Il presidente mi aveva promesso questo ed è stato così”.
Sulle soluzioni tattiche: “Lavoreremo su un tipo di costruzione che si può utilizzare sia a 4 che a 3. Nel momento in cui serve equilibrio bisogna dare certezze, ma durante il campionato avremo la possibilità che senza cambiare costruzione si può cambiare solo pressione, può diventare un 4-4-2 e non un 4-3-3. Si può inserire un attaccante trequarti o un centrocampista. Col 4-3-3 la pressione alta un centrocampista si alza vicino all’attaccante, con un trequarti o Raspa è lui che si alza vicino alla punta in pressione.
Il mercato è fatto in funzione di questa idea, Buongiorno può giocare da centro-sinistra a 4 o centrale a 3, non dimentichiamo Olivera che lo vedo anche da braccetto di sinistra oltre che da terzino, così come Di Lorenzo, cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei giocatori, quindi la qualità di Kvara, Politano, lo stesso Lindstrom, Ngonge, possono venire anche dentro e qualcuno poi deve aprirsi.
Tatticamente la situazione è chiara, dovremo essere intensi, non voglio una squadra passiva ma che faccia la partita. Poi a parole si possono fare gli scienziati, vorremmo essere dominanti e dire tante cose, poi l’altra squadra è più forte e ti mette là dietro e ti devi mettere l’elmetto, perciò parliamo poco, pochi proclami e più bello sarà sorprendere, ma il mercato è finalizzato a questo.
La coppia Lobotka-Anguissa sia una delle più forti in assoluto che oggi ci sono. Detto questo, ho visto Frank oggi, anche nella parte finale sono stati utilizzati in quella maniera e Cajuste si alzava. Dietro abbiamo Cajuste e devo essere bravo a tirargli fuori un po’ di cattiveria”.
Oriali la persona giusta
Oriali: “Ci siamo conosciuti in nazionale, quando io arrivai come CT e mi fu chiesta una figura. Mi furono chiesti amici tra i calciatori, a me però questo non mi interessa e Tavecchio mi propose Oriali. Dopo 10 minuti dissi è lui la persona giusta.
All’Inter l’ho riportato con me, a Napoli ho chiesto che mi accompagnasse in quest’esperienza. E’ una persona che ha scritto la storia, molto conosciuta nel calcio, conosce i tempi, ha fatto il dirigente, poche parole e tanti fatti come piace a me. Mi aiuterà nella gestione con i ragazzi al campo, ma anche con i dirigenti ed il presidente”.
Ora testa alla preparazione
“Da ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta, l’approccio non può essere subito duro anche se per alcuni l’approccio soft può sembrare subito duro. Abbiamo iniziato a lavorare tatticamente e fisicamente, ho trovato disponibilità, se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, altrimenti resta un’idea. Lavoreremo il giusto, io ho lavorato tanto da calciatore, non c’è paragone oggi con quello che abbiamo fatto noi”.