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Torre del Greco, azioni a tutela delle tartarughe marine

Torre del Greco, azioni a tutela delle tartarughe marine

Sono trascorsi poco più di undici mesi da quando una tartaruga della specie Caretta Caretta depositò le uova lungo la spiaggia di via Litoranea. Un evento praticamente unico per il litorale di Torre del Greco, che ha portato il Comune a sottoscrivere un protocollo d’intesa che ha reso la città “amica delle tartarughe marine”.

Ora arriva un’ordinanza, sottoscritta dal sindaco Luigi Mennella su impulso dell’assessore al benessere animale Laura Vitiello, che impone una serie di azioni volte alla tutela delle tartarughe marine. Tutto parte dal fatto che, come si legge nel provvedimento, l’amministrazione comunale “ha a cuore la tutela e il benessere degli animali e, allo stesso tempo, intende perseguire il raggiungimento di un equilibrato rapporto di convivenza uomo-animale”.

Nel ribadire alcuni divieti già in atto come “sosta e transito sulle spiagge dei mezzi a motore; accensione di fuochi o falò; abbandono sulle spiagge di rifiuti che rappresentano un pericolo per la nidificazione-schiusa delle tartarughe marine; emissioni luminose e rumorose in orario notturno, ed in particolare dalle ore 0 alle 6 nelle mattine successive ai giorni feriali e dalle 1 alle 6 nelle mattine successive ai giorni festivi”.

A tale riguardo, con l’ordinanza si fa invito “a mettere in campo tutte le azioni utili per una gestione consapevole delle spiagge” quali “attrezzare la spiaggia con porta ombrelloni fissi che possano essere lasciati in loco e utilizzati per l’intera durata della stagione riproduttiva per evitare danni accidentali al nido; ridurre al minimo l’ingombro delle attrezzature mobili quali sedie a sdraio, lettini o equivalenti impilandole con il lato più corto rivolto verso il mare, preferibilmente in appositi punti di stoccaggio opportunamente posizionati nella parte alta della spiaggia; collocare eventuali attrezzature sportive e altri oggetti in appositi spazi preventivamente individuati e opportunamente posizionati per evitare che diventino un ostacolo per la risalita delle tartarughe marine; ridurre l’illuminazione artificiale notturna diretta o visibile dalla spiaggia; predisporre una pulizia manuale delle spiagge, tutelando così eventuale vegetazione presente e tutti i potenziali siti di nidificazione”.

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