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Castellammare: critiche trasversali alla Regione per il declassamento del San Leonardo

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Il malumore è trasversale sulle vicende che riguardano l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il presidio ospedaliero è stato infatti declassato da struttura “hub” (ossia sede di eccellenza per diagnosi e terapie ad alta complessità) a struttura “spoke” (che garantisce funzioni ospedaliere di base).

La giunta della Regione Campania ha assegnato la gestione delle tecniche mediche più complesse all’ospedale di Boscotrecase.

La delibera regionale lascia malumori e polemiche trasversali, come testimoniano i comunicati rilasciati dal movimento Democratici e Progressisti, guidato di Salvatore Vozza e alleato del sindaco Vicinanza, e da destra con Fratelli d’Italia.

“Con la delibera approvata qualche giorno fa assistiamo al declassamento del San Leonardo”, si legge nel comunicato di Democratici e Progressisti, “Una scelta sbagliata che appare come un ulteriore strappo. In attesa della realizzazione del nuovo ospedale non possiamo assistere inermi al depotenziamento dell’attuale ospedale che ogni giorno offre assistenza ad un ampio bacino di utenza”.

Non è il primo commento critico della lista verso le decisioni politiche regionali: qualche giorno fa il consigliere Maurizio Apuzzo in una lettera aperta aveva criticato la nomina di Vincenzo Peluso come nuovo presidente del Parco dei Monti Lattari: “Non conosciamo il dottor Peluso, e non abbiamo niente contro la persona. Ma […] la scelta fatta appare l’ennesimo e gratuito sgarbo nei confronti di un vasto territorio che ha competenze ed energie alle quali era doveroso far riferimento […] per la tutela, la messa in sicurezza e il rilancio della Montagna”.

Critiche e preoccupazioni emergono anche dal messaggio di Fratelli d’Italia, firmato dal coordinatore cittadino Michele Aprea: “Evidentemente, la salute dei cittadini è diventata l’ultimo dei pensieri per chi dovrebbe amministrare con responsabilità e lungimiranza. Declassare il San Leonardo è un capolavoro di miopia politica, un’opera d’arte che solo chi è completamente scollegato dalla realtà dei bisogni della nostra comunità poteva concepire”.

La decisione della Regione arriva dopo che, poco meno di un mese fa, il sindacato Fials aveva lanciato un appello per la carenza di personale nel presidio stabiese. Un appello rimasto inascoltato, e che contribuisce a far comprendere l’ennesimo passo indietro della sanità pubblica locale.

Roberto Calabrese

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