Nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17, due uomini armati di fucile a pompa e pistola, con il volto coperto hanno fatto irruzione sulla spiaggia, seminando il panico tra i presenti, ancora tanti in una giornata particolarmente calda. I due killer sono giunti in via Guglielmo Marconi a bordo di uno scooter.

Una giornata di mare che si è trasformata in un incubo per i bagnanti del Lido Azzurro, uno degli stabilimenti balneari più noti, storici e frequentati della zona.

Secondo quanto riportato dai testimoni, i due malviventi si sono mossi con chiara intenzione di compiere un agguato mortale. La presenza dei due uomini armati ha subito scatenato il caos tra i bagnanti. In preda al panico, le persone hanno cercato rifugio e vie di fuga per mettersi in salvo.

In base alle testimonianze raccolte sembrerebbe che appena entrati, i sicari si siano diretti a sinistra passando davanti al campo da tennis alla ricerca del loro obiettivo. Probabilmente la vittima designata non si trovava sul lido mandando all’aria il blitz di morte. A questo punto i due assalitori, trovandosi a ridosso dell’ingresso del lido e forse per garantirsi una via di fuga rapida, hanno deciso di sparare alcuni colpi in aria, almeno due, secondo le testimonianze, per aprirsi un varco tra la folla. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Tuttavia, la scena ha generato momenti di terrore puro, con molti bagnanti che hanno descritto quei minuti come interminabili.

Avvisati immediatamente, sono arrivate sul posto poco dopo l’accaduto diversi equipaggi di Polizia e Carabinieri. Al loro arrivo, hanno trovato il lido quasi completamente svuotato, ad eccezione di alcune persone ancora in evidente stato di choc. La notizia dell’attacco si è diffusa rapidamente anche sui social media, con molti utenti che chiedevano disperatamente notizie e dettagli su quanto accaduto, preoccupati per la sicurezza dei propri cari presenti sulla spiaggia.

Le indagini sono ora nelle mani degli agenti del Commissariato locale, che si trovano di fronte a un compito tutt’altro che semplice: identificare gli autori del raid, che hanno agito con il volto coperto da caschi integrali, rendendo difficile il loro riconoscimento. Gli investigatori hanno già acquisito e posto sotto sequestro le immagini delle telecamere di videosorveglianza dello stabilimento balneare, sperando che possano fornire indizi utili. Inoltre, stanno esaminando le registrazioni delle telecamere presenti nelle aree circostanti per tracciare i movimenti dei malviventi prima e dopo l’attacco.

Un’altra questione cruciale è determinare chi fosse il bersaglio dell’attacco. Torre Annunziata è purtroppo nota per essere teatro di una sanguinosa guerra di camorra, con sparatorie frequenti sia a scopo intimidatorio che letale. L’ultimo episodio di tale violenza risale all’8 febbraio scorso, quando un giovane di 24 anni di Castellammare di Stabia è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in corso Umberto I.

Questo ennesimo episodio di violenza ha riacceso i riflettori sulla difficile situazione di sicurezza nella città.

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